Una barca di soldi nel fintech britannico. Sono 800 i milioni che SoftBank ha investito in Greensill, fintech che opera nella supply chain, che ha avuto tra i suoi dipendenti anche l’ex ministro britannico David Cameron. L’investimento porta la startup a una valutazione di 3,5 miliardi di dollari e rappresenta la seconda iniezione di soldi maggiore del fondo creato da Masayoshi Son, che ha una dotazione di quasi 100 miliardi nel mercato britannico.
L’ennesimo round che dimostra la grande salute del fintech, che dopo il record del 2018 (sei miliardi di raccolta seconda i dati di Fintech Global), continua a macinare numeri in Europa: tre miliardi nei primi tre mesi del nuovo anno e non solo all’estero.
Anche in Italia, dopo un buon 2018 con 44 milioni di raccolta – dati Osservatorio Fintech e Insurtech – il 2019 è iniziato con buoni auspici, tra exit, IPO, e round milionari, che ripercorriamo in questo articolo.
Inizio con il botto
Il 2019 è partito subito con il botto con i due milioni di euro raccolti dalla fintech MDOTM. Ideata da Tommaso Migliore e Federico Mazzorin, al termine di una lezione universitaria, la fintech usa l’intelligenza artificiale alle analisi di mercato, per sviluppare strategie di investimento per i mercati finanziari. Al round hanno partecipato Banca Profilo, Federico Ghizzoni, ex CEO di Unicredit e presidente di Rothschild, Alida Carcano, fondatrice di Valeur Asset Management e Bi.Effe, il CEO di BIP (Business Integration Partners), Fabio Troiani, oltre ad altri investitori privati. Ne parliamo qui.
Fine gennaio (29) è anche il giorno in cui il fintech italiano si arricchisce di un altro round, quello che vede come protagonista Yolo, startup che è attiva nel mondo assicurativo con le micro-polizze. A investire nell’idea di Simone Ranucci Brandimarte e Gianluca de Cobelli, Intesa Sanpaolo Innovation Center, che ha guidato il round di cinque milioni, insieme a Barcamper Ventures.
Tra exit e IPO
Il 2019 continua alla grande con l’exit di Neutrino, la fintech che facilita l’analisi delle transazioni sulla blockchain e l’identificazione delle attività illecite. L’idea di Giancarlo Russo (il founder) e del suo team attira l’attenzione del colosso delle criptovalute Coinbase (valutazione 8 miliardi di dollari) che ha deciso di portare il team della startup italiana in Silicon Valley. Qui intervistiamo Giancarlo Russo.
Nel mese successivo (fine marzo) arriva un’altra gran bella notizia con CrowdFundMe che si quota a Piazza Affari, mettendo a segno due record in una sola volta: diventa la prima fintech italiana e il primo portale di equity crowdfunding ad andare in Borsa. Per l’occasione, l’azienda ha collocato 300mila azioni, con un incasso complessivo di 2,8 milioni che hanno portato l’azienda, guidata da Tommaso Baldissera Pacchetti, a una valutazione di 13 milioni.
Un nuovo player
Il 2019 ha visto anche l’ingresso di nuove realtà sul mercato. Tra quelle che di più hanno saputo distinguersi c’è SplittyPay, la fintech che consente ai portali (soprattutto viaggi e food delivery) di inserire più carte di credito per i pagamenti, così da suddividere più agevolmente le spese nel caso di “viaggi di gruppo”. La startup, guidata da Alberto Porzio e Matteo Destantini (già una exit alle spalle con ZZZleepandgo) si è fatta valere al Ces di Las Vegas, la più importante fiera di tecnologia al mondo.
Le fintech (e iniziative da tenere d’occhio)
Cosa ci aspetta nei prossimi mesi? Ci sono tante fintech di cui sentiremo parlare e iniziative degne di nota. Tra queste:
Chainside: la startup fondata da Federico Tenga consente ai commercianti di farsi pagare in bitcoin attraverso un POS che accetta transazioni istantanee in criptovaluta.
Axyon AI: molto di più di una scommessa (ha già ricevuto un milione e mezzo di finanziamenti e vinto premi come l’Innovative Finance Global Summit), la fintech applica l’intelligenza artificiale al mondo dei dati. In particolare, la startup, guidata da Daniele Grassi, offre analisi dettagliate ai professionisti (analisi di liquidità ed elaborazioni di mercato ecc.) per supportare le banche nella consulenza a proprio clienti.
Blockchain al Comune di Napoli: continua lo sviluppo della blockchain del Comune di Napoli. Sarà usata per veicolare un token (equiparato all’euro) che verrà acquisito sulla base di azioni civiche e potrà essere speso nelle attività partner del progetto. Il prossimo 12 giugno verrà raccontato lo stato di avanzamento dei lavori in un incontro a Napoli, all’Ordine dei Commercialisti in Piazza de Martiri.