Si sta tenendo in questi istanti il Consiglio dei Ministri che varerà sostegni economici per tutto il tessuto produttivo interessato dall’emergenza
Saranno due i decreti per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Intanto questa sera il Consiglio dei Ministri sta dando gli ultimi ritocchi al primo, così da poterlo presentare già nella mattina da domani al Capo dello Stato per la firma. Il secondo decreto, ha anticipato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, “conterrà lo stanziamento per misure di sostegno sia ai territori più colpiti sia ai settori produttivi che soffrono più questa crisi”.
Cosa contiene il primo decreto per l’emergenza Coranvirus
Anzitutto, per tutti coloro che si trovano nella zona rossa è prevista la sospensione per 6 mesi delle bollette di luce, gas, acqua e anche dei rifiuti. L’Arera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, incaricata della sospensione, “disciplina anche le modalità di rateizzazione delle fatture e degli avvisi di pagamento i cui termini sono stati sospesi”.
Sono sospesi poi fino al 31 luglio prossimo i termini per i versamenti dei premi assicurativi della RCA; i termini per il versamento dei diritti camerali; i termini di pagamento delle sanzioni per le imprese. Le cartelle esattoriali sospese fino al 30 aprile.
Aiuti al turismo
Veniamo poi al settore turistico, duramente colpito dal fuggi-fuggi degli stranieri. Gualtieri ha annunciato che nel decreto è presente “sul turismo la sospensione per tutto il settore alberghiero italiano dei pagamenti dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali perché quel settore ha subito e sta subendo delle cancellazioni quindi dovevamo dare una risposta immediata”.
Cosa c’è per startup, PMI e aziende danneggiate
Veniamo poi agli aiuti per il tessuto imprenditoriale del Nord e del Nord Est duramente colpito dall’emergenza Coronavirus e dagli effetti della quarantena. Nel decreto, si prevede l’accesso al Fondo di garanzia per le Pmi gratuito, con priorità e con il massimo delle garanzie consentite. La dotazione del Fondo per le piccole imprese, che scuda la loro esposizione bancaria, dovrebbe essere aumentata fino a 750 milioni di euro.
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I datori di lavoro potranno chiedere la cassa integrazione per i loro dipendenti senza accordo e senza dare l’informativa ai sindacati per un massimo di tre mesi. La spesa massima accantonata a tal fine sarà di 5,8 milioni di euro. L’assegno è concesso anche ai lavoratori dipendenti presso datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale (FIS) che occupano mediamente più di 5 dipendenti ma solo nel limite di spesa di 4,4 milioni oltre i quali l’Inps non accetta più domande.
La norma contro i furbetti dell’Amuchina
Poi una stretta su coloro che hanno fatto affari mandando alle stelle i prezzi dei beni più ricercati nell’emergenza, tra cui Amuchina e mascherine. Nel decreto si legge: “È considerata scorretta la pratica commerciale che, riguardando prodotti attinenti alla salute, l’approvvigionamento di beni di prima necessità e la sicurezza dei consumatori, profitta di situazioni di allarme sociale incrementando il prezzo di vendita in misura superiore al triplo del prezzo di listino o praticato negli ultimi 30 giorni”.