Con 50 aziende agricole diffuse nei supermarket, nei magazzini e nei ristoranti della capitale tedesca, l’azienda punta ora ad allargarsi anche all’estero, sia in Europa che negli Stati Uniti
Un round di serie A da 25 milioni di euro. È il risultato appena raggiuto dalla startup tedesca Infarm. Tra i principali investitori Balderton Capital, Triple Point Capital, Mons Investments, Cherry Ventures, QUADIA e LocalGlobe. In totale finora Infarm ha raccolto 35 milioni di dollari di finanziamento, dopo i 20 milioni ottenuti con il programma dell’Unione Europea Horizon 2020.
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Cinquanta aziende agricole a Berlino
Si tratta di un’importante iniezione di fiducia per l’azienda che ha sede a Berlino e che ha avuto l’intuizione di creare degli spazi per la coltivazione al chiuso e, in particolare, nei supermarket, nei ristoranti e nei magazzini della capitale tedesca. All’attivo oggi ci sono 50 di queste piccole aziende agricole in giro per la città. Il ceo della società Erez Galonska così ha descritto la sua intuizione: «Invece di chiederci come risolvere i problemi e le mancanze dell’attuale sistema di distribuzione, abbiamo pensato di ridisegnare l’intera filiera dall’inizio alla fine». In sostanza, la soluzione trovata è stata quella di portare la produzione direttamente nei luoghi in cui le persone la possano acquistare.
Ridisegnare la filiera alimentare
Ogni azienda agricola è in grado di far crescere 1.200 piante al mese. E soprattutto è in grado di raccogliere e trasmettere informazioni sulla produzione che è costantemente monitorata da remoto. È quindi un sistema scalabile, dato che è possibile aggiungere moduli laddove si voglia ed è basato sul cloud al quale si può accedere dalla sede centrale di Infarm. Con questi nuovi fondi si cercherà di far crescere il settore ricerca e sviluppo dell’azienda e portare il progetto anche fuori dalla Germania, nelle principali città europee e negli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di aprire mille “fattorie verticali” in Europa entro il 2019.
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Le informazioni per migliorare le coltivazioni
Con le informazioni raccolte dalle fattorie verticali di Infarm è possibile anche migliorare la qualità dei prodotti dato che è possibile studiare le condizioni della luce, della temperatura, del ph e dei nutrimenti che possono far crescere meglio le piante. È la strategia per ridefinire non solo l’agricoltura, ma l’aspetto stesso delle città e l’accesso delle persone al cibo.