Un miliardo già impegnato tramite il fondo di investimento Intel Capital. L’obiettivo è traghettare l’intelligenza artificiale nella vita di tutti i giorni
Intel è in cerca di una nuova dimensione: occorre rinascere per trovare nuovi spazi oltre la produzione di microprocessori per personal computer, e dopo aver mancato la rivoluzione mobile il prossimo passo è senza dubbio nella Internet of Things e della computazione avanzata. Per questo il braccio finanziario di Intel, Intel Capital, ha completato un round di finanziamenti da 1 miliardo di dollari in moltissime startup che operano nel campo dell’intelligenza artificiale. E il CEO Brian Krzanich ribadisce l’impegno della sua azienda nello sviluppo delle automobili a guida autonoma.
1 miliardo per le startup
I due annunci di queste ore vanno a braccetto: ormai da qualche anno Intel ha iniziato gradualmente ad incrementare il proprio impegno oltre la semplice produzione di pezzi di silicio, puntando a sommare software e hardware per mettere in piedi offerte sempre più strutturate. Anche la produzione di processori e piattaforme integrate sta andando incontro a diversi tentativi per cercare di salire sul treno giusto: l’illusione che per costruire una IoT funzionale bastassero chip con una limitata potenza elaborativa si è scontrata con una realtà dove l’AI la fa da padrone – dunque occorre fornire abbastanza teraflop di calcolo dappertutto, in auto come su un aereo di linea.
Ora Intel punta a diventare una piattaforma per l’intelligenza artificiale a tutto tondo: che si tratti di applicazioni in campo medico, automotive, aerospaziale, domestico, ognuno di questi settori dovrebbe beneficiare dello sviluppo di processori di classe Xeon, degli FPGA Altera e della tecnologia MobileEye recentemente acquisita per 15 miliardi di dollari.
Intel è consapevole di non poter fare tutto da sola: anche per questo ha iniettato il miliardo di dollari già citato in diverse startup impegnate nello sviluppo di prodotti e servizi, così come in attività di ricerca nel campo della intelligenza artificiale.
L’impegno con Waymo
Nata dall’unione di Google e FCA, Waymo è una delle aziende più avanti nello sviluppo di vetture a guida autonomia di livello 4 e 5. In termini tecnici, in queste categorie ricadono i prototipi più avanzati: quelli cioè che richiedono un intervento minimo o nullo da parte dell’uomo nella guida, e che secondo sempre lo stesso Krzanich saranno in grado di migliorare drasticamente la sicurezza al volante e sulle strade.
Da poco Waymo ha varato una nuova flotta di vetture, composta da un centinaio di mini-van Chrysler Pacifica, e ora Intel ha reso noto che gran parte dell’equipaggiamento di rilevamento ed elaborazione dei dati a bordo è basato su hardware sviluppato a Mountain View. Anche la parte di connettività ha goduto del trattamento con l’adozione di moduli di connettività marchiati Intel: anche questo, la connettività mobile, un settore in cui Krzanich punta molto per il rilancio, soprattutto in ottica 5G.