Aumentano gli italiani connessi alla Rete, anche se 22 milioni sono ancora completamente digiuni, e di conseguenza salgono gli acquisti online. Secondo i dati appena diffusi dall’Istat, nel 2014 la quota di famiglie che dispongono di un accesso a Internet da casa e di una connessione a banda larga è aumentata rispettivamente di quasi 4 e 3 punti percentuali rispetto allo scorso anno (passando dal 60,7% al 64% e dal 59,7% al 62,7%).
Avere ragazzi in casa dà una marcia in più. Le famiglie con almeno un minorenne sono le più attrezzate tecnologicamente: l’87,1% possiede un pc, l’89% ha accesso a internet da casa. All’estremo opposto invece si collocano le famiglie di soli anziani over 65: appena il 17,8% di queste possiede un pc e soltanto il 16,3% dispone di una connessione per navigare su Internet.
Cresce anche l’e-commerce
Sono più di dieci milioni gli italiani che quest’anno hanno acquistato online. Nel 2014 più di tre italiani su dieci (il 34,1% degli over 14) hanno usato il web per ordinare e comprare merci e servizi per uso privato. Una crescita confortante ma una percentuale che ci pone ancora al di sotto della media europea del 47%. I settori che ne hanno beneficiato di più sono quelli degli articoli per la casa (+5,1 punti percentuali) degli abiti e degli articoli sportivi (+3,8 punti percentuali). Per quanto riguarda gli acquisti online negli ultimi 12 mesi, gli uomini (36,6%) sono più propensi ad effettuarne rispetto alle donne (31,3%), e lo sono anche le persone tra i 25 e i 44 anni (circa il 40%) e quelle residenti nelle regioni del Nord Italia (39,7%). Nel corso degli ultimi 4 anni l’Istat ha registrato una crescita di circa 7 punti percentuali nell’uso del web per effettuare operazioni commerciali (dal 26,4% del 2010 al 34,1% del 2014). Anche nell’ultimo anno l’incremento è stato di 2,6 punti percentuali. Nonostante ciò, persistono ancora delle perplessità da parte di una porzione importante di utenti che diffidano delle transazioni commerciali online: infatti, il 54,3% degli utenti ha dichiarato di non aver mai effettuato l’acquisto di beni o servizi attraverso Internet.
Viaggi, vestiti e articoli sportivi al top
Nel 2014 ai primi due posti della graduatoria degli acquisti via web si collocano i pernottamenti per vacanza (37,3%) e l’acquisto di abiti e articoli sportivi (35,3%). Seguono gli acquisti legati a viaggi e soggiorni (biglietti ferroviari, aerei, ecc., 33,4%), di libri (inclusi e-book, 27,6%), di articoli per la casa (25,4%), di biglietti per spettacoli (21%), di attrezzature elettroniche (20,5%), di film e musica (13,5%), di servizi di telecomunicazione (12,9%). Decisamente più contenute risultano le quote di utenti che hanno comprato software e aggiornamenti, esclusi i videogiochi (9,9%), hardware per computer (8,5%).
Gli uomini comprano i videogiochi, le donne i libri
Come spesso succede, dai dati Istat si riscontrano significative differenze di genere nei comportamenti di consumo. Gli uomini acquistano molto di più rispetto alle donne attrezzature elettroniche (26,9% contro 12,3%), hardware per computer (13,2% contro 2,3%), programmi software (14% contro il 4,7%), videogiochi e loro aggiornamenti (10,3% contro 3,9%) e servizi di telecomunicazione (15,1% contro 10,1%). L’interesse femminile si rivolge, invece, prevalentemente all’acquisto online di libri inclusi gli e-book (31,6% rispetto al 24,6% degli uomini), di abbigliamento e attrezzature sportive (39,4% rispetto al 32,2%). I più giovani acquistano online più frequentemente abiti e articoli sportivi, oltre il 46,6% nella classe di età 18-19 anni.
Aumenta più di tutto l’utilizzo dei servizi bancari online
Significativa la quota di utenti che ha utilizzato Internet per usufruire di servizi bancari online (37,4%) che ha fatto registrare l’incremento più consistente (+4,5 punti percentuali), secondo l’Istat il dato si spiega in parte con l’introduzione di nuovi applicativi, che oltre ad interessare le banche già esistenti, hanno permesso la nascita di banche totalmente virtuali che permettono al cliente di operare direttamente sul proprio conto corrente 24 ore su 24, senza bisogno di figure intermediarie. Sono le persone di 25-54 anni i maggiori utilizzatori dell’e-banking (oltre il 46%) e sono anche quelli che hanno fatto registrare gli incrementi più significativi.