In circolazione ci sono 500 milioni di iPhone. Lo ha dichiarato lunedì sera il Ceo di Apple Tim Cook dal palco di San Francisco, confermando come lo smartphone sia il perno su cui ruota l’intera azienda.
Per i numeri e non solo: anche l’intera strategia è stata disegnata attorno all’iPhone, con il nuovo sistema operativo mobile iOs 8 che nasce per far transitare attraverso il dispositivo tascabile un numero sempre maggiore di informazioni, da quelle sulla salute con Health a quelle relativa alle gestione della casa con HomeKit, e per dialogare in modo sempre più spinto con gli altri oggetti tecnologici che ci circondano. Dal Mac, ad esempio, potremo rispondere alle telefonate ricevute sull’iPhone. Una tale concentrazione su un solo prodotto si deve alla capacità dello stesso di finire in un numero sempre maggiore di tasche nonostante il prezzo (rimasto sempre) proibitivo. Lo mostra chiaramente questo grafico di Business Insider.
Nel leggerlo bisogna considerare l’avvento di Android, che fagocita quasi l’80% delle vendite di dispositivi intelligenti (fonte Idc) e ha spinto verso il basso il cartellino facendo schizzare la domanda di terminali di fascia media e bassa. Si parla di 200-400 euro in meno dell’iPhone. Non noccioline, insomma.
Apple in questo contesto è riuscita a raddoppiare le vendite in quattro anni e, parola di Cook, ha anche pescato a piene mani fra l’utenza del robottino verde in Cina: metà degli iPhone venduti negli ultimi sei mesi è finito a (ex) utenti della piattaforma di Google. Forte dei risultati ottenuti, con l’iPhone 6 Apple sembra pronta a rincarare la dose: il prezzo dovrebbe salire di 100 dollari. Sarà interessante vedere come la curva accoglierà la mossa.