Walliance è una startup nata dalla volontà di Gruppo Bertoldi (società di Giacomo e Gianluca Bertoldi) di sviluppare il mercato del crowdfunding italiano, forte dell’esperienza maturata sia nel real estate che nel fintech e nella sharing economy, anche attraverso investimenti in players come Starteed e Crowdcube fino al recente investimento in Oval Money. Walliance è anche il nome della prima piattaforma in Italia (nata in Trentino) a concretizzare la possibilità di investire e raccogliere fondi nel settore del real estate (il mercato immobiliare) attraverso il crowdfunding, autorizzata da Consob a marzo 2017. L’obiettivo di Walliance è di trasferire gli strumenti digitali e le tecnologie per permettere di raccogliere ed investire capitali per progetti di real estate.
Startup e Trentino Sviluppo
Walliance ha siglato due partnership per il suo sviluppo: la prima, una collaborazione che mira a lanciare campagne di equity crowdfunding per le startup con attività pertinenti al real estate che si trovano all’interno dell’incubatore di Trentino Sviluppo. Walliance promuoverà inoltre un concorso biennale a premi ed offrirà formazione continua sui temi della sharing economy e del crowdfunding. La seconda, un accordo tecnico-operativo che designa Banca Finint come gestore dei flussi bancari che transiteranno attraverso il portale di Walliance. Ciò che attende Walliance per il prossimo futuro è l’implementazione dei primi progetti immobiliari sul portale, che saranno prevalentemente a carattere residenziale e commerciale, sia nella formula acquisto e vendita che nella formula acquisto e messa a reddito.
Perché
Il crowdfunding trasposto nel real estate diversifica gli investimenti, protegge da svalutazioni legate all’inflazione, allarga la base degli investitori rendendo il real estate accessibile a molte più persone. Un altro valore su cui punta l’equity crowdfunding è la flessibilità nell’offerta dei progetti.
Come
Il crowdfunding è un modo non convenzionale di accedere a risorse finanziarie. Ponendosi parallelamente al sistema finanziario tradizionale, può fornire nuovi strumenti per l’approvvigionamento di capitali anche nel settore del real estate, principalmente attraverso una primaria modalità di investimento, ovvero una società veicolo governata da un patto d’investimento che raccoglie fondi online dalla crowd, ovvero la folla, gli investitori.
Adattare il crowd al real estate
Il real estate non è sinonimo di crowd. Per questo che l’obiettivo è rendere la crowd adattabile ad una realtà che oggi non è per molti, se non per le grandi aziende che investono diversi miliardi ogni anno nello sviluppo del settore. Walliance ha l’obiettivo di essere accessibile, con proposte di investimento a partire da 500 euro, quindi anche per quegli investitori che vorranno investire poco e diversificare tanto. Ogni raccolta si perfeziona a patto che venga sottoscritto da investitori qualificati un minimo del 5% del totale raccolto, a garanzia della bontà del progetto.
Numeri
In Italia il crowdfunding per le startup innovative nel 2016 ha generato un valore pari a 7.559.205,60 euro con 31 progetti mentre il totale crowdfunding nelle sue forme Reward, Donation, Lending ed Equity equivale a91.790.909,63 euro raccolti nel corso del 2016, un mercato ancora piccolo rispetti ai dati europei. Il Nord America, nell’ambito del crowdfunding, è stata l’area maggiore per volume di finanziamento con il 56% della quota di mercato, rispetto all’Europa con il suo 42%. Nel 2015 il Nord America mantiene ilsuo primato, raggiungendo 1,4 miliardi di dollari, ma l’Europa supera la soglia di 1 miliardo di dollari. Nel complesso, entro quest’ anno, il crowdfunding per il real estate dovrebbe aumentare del 150% rispetto all’anno scorso, raggiungendo così 2,57 miliardi di dollari, rendendo questo tipo di crowdfunding uno di quelli a più rapida crescita tra i segmenti del c.d. crowd-capitalism.