Il colosso di Jeff Bezos vuole investire 5 miliardi di dollari per costruire il suo secondo quartier generale. Per 50mila dipendenti. Non solo. Amazon vuole andare anche sulla Luna e fare concorrenza a H&M e Zara
Amazon è intenzionata a investire ben 5 miliardi di dollari per costruire la sua “seconda casa” negli Stati Uniti. Si tratterà, a tutti gli effetti, di un secondo quartier generale e non, come si pensava all’inizio, soltanto di una serie di uffici satellite rispetto alla base di Seattle. «La nuova sede – identificata per il momento con il nome di HQ2, ndr – sarà esattamente alla pari con il quartier generale di Seattle – ha chiarito Jeff Bezos – e porterà miliardi di dollari di investimenti e decine di migliaia di posti di lavoro ben pagati». Si prevede di ospitare nella nuova struttura fino a 50mila dipendenti. Il personale dovrà essere assunto nell’arco di dieci anni con una paga media di 100 mila dollari l’anno. Ma le cifre in ballo sono anche altre. Basti pensare che a Seattle gli investimenti fatti dal 2010 al 2016 hanno portato ben 38 miliardi all’economia della città. È prevedibile dunque, che si possa innescare una gara fra gli stati e le città americane intenzionate ad ospitare la casa di Amazon, viste le ricadute economiche che può avere un tale investimento.
Blue Origin
Del resto in casa Amazon non ci si annoia mai. E così, dopo la recente acquisizione di Whoole Foods Market per 13,7 miliardi di dollari e il costante lavoro sugli assistenti virtuali come Echo, nuovi (e vecchi) progetti bollono in pentola. Sempre in rampa di lancio il progetto spaziale Blue Origin. «Per l’America è tempo di tornare sulla Luna – ha dichiarato Bezos al Washington Post – questa volta per restare». Non a caso, ha da poco annunciato la costruzione di una capsula-cargo (dovrebbe chiamarsi “Blue Moon”) per la spedizione di rifornimenti ai futuri insediamenti umani sulla Luna. Dovrebbe essere pronta per il 2020.
I diritti audio della Bundesliga
Intanto, per tornare a cose molto più “terrene”, si segnala anche l’interesse dello stesso Bezos per due settori molto attraenti per i consumatori: il calcio e la moda. Sembra infatti che Amazon sia pronta a lanciare la sfida ai brand low cost come H&M e Zara con un proprio marchio, Find, già testato nei mesi scorsi in rete. Inoltre, il colosso hi-tech ha acquistato i diritti audio della Bundesliga, il campionato di calcio tedesco, disponibili agli abbonati di Amazon Music Unlimited. E, per non farsi mancare nulla, dopo Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania, proprio in questi giorni ha rilasciato il suo servizio di musica on-demand in Italia, Francia e Spagna. La sfida alle rivali Spotify e Apple Music è lanciata.
Il casting è aperto
Insomma, la crescita di Amazon non intende arrestarsi e anche l’annuncio della costruzione di un secondo quartier generale sembra confermare questo trend positivo. Città e stati interessati potranno candidarsi fino al 19 ottobre per avere la possibilità di ospitare la nuova mega sede di Amazon. La località infatti non è ancora stata scelta, ma ci sono dei requisiti da rispettare per la candidatura. In primo luogo, la struttura dovrà trovarsi in un’area metropolitana non inferiore a un milione di abitanti, a una distanza di circa 45 minuti da un aeroporto internazionale e vicino a un forte sistema universitario. E sembra ci sia già un pretendente: Dan Gilbert, fondatore di Quicken Loans infatti, ha già fatto sapere di aver formato un team incaricato di studiare una proposta che riesca a convincere Amazon a trasferirsi a Detroit. Allo stato attuale però, non c’è nulla di concreto. C’è ancora tempo. Amazon comunicherà la scelta della sede solo all’inizio del 2018.