L’azienda segue l’esempio di Coca Cola, che aveva annunciato la partnership con Bodyarmor SuperDrink
Le multinazionali delle bevande zuccherate, da anni sotto attacco con l’accusa di essere una delle cause dell’obesità nei Paesi più sviluppati, Stati Uniti in testa, sembrano aver svoltato verso una strada più ‘salutista’. Dopo l’annuncio di Coca Cola, che pochi giorni fa ha fatto sapere di essere diventata socio di minoranza di Bodyarmor SuperDrink (società su cui ha investito anche l’ex stella della Nba Kobe Bryant), ora tocca alla rivale Pepsi.
Quest’ultima ha infatti sborsato 3.2 miliardi di dollari per acquisire SodaStream, l’azienda israeliana che si è proposta sul mercato come alternativa salutare e garanzia di benessere rispetto alle più blasonate bevande zuccherate. La strategia commerciale di Pepsi sembra dunque seguire quella della propria diretta rivale Coca Cola. “L’alleanza tra PepsiCo e SodaStream è affascinante – ha detto il CEO Indra Nooyi – Daniel Birnbaum e il suo team hanno costruito una straordinaria azienda, che offre ai consumatori una bevanda buonissima, salutare, allo stesso tempo riducendo gli sprechi per la produzione. Una strategia in linea con la nostra filosofia di realizzare prodotti nutrienti limitando al massimo l’impatto ambientale. Insieme potremo avanzare verso un mondo più sano e più sostenibile”.
I vantaggi per SodaStream
Dall’altro lato, per la più piccola SodaStram l’opportunità di sfruttare l’enorme rete commerciale, di design e di marketing del gruppo PepsiCo per posizionare il proprio prodotto nel mercato globale: “Sono entusiasta all’idea che avremo accesso ai loro straordinari mezzi per crescere ancora. Credo che sia una notizia fantastica per i nostri consumatori, per chi lavora con noi e per tutti i nostri partner. Siamo onorati di essere stati scelti da Pepsi, è una pietra miliare nella storia della nostra azienda”.
In realtà l’accordo, che ha avuto il via libera unanime dai consigli di amministrazione di entrambe le società, deve ancora passare al vaglio degli azionisti di SodaStream, anche se il progetto non dovrebbe presentare particolari intoppi. Si prevede di chiudere entro gennaio 2019.
Quest’ultima partnership sembra insomma confermare il trend emerso negli ultimi anni, che ha visto le compagnie globali del mondo del food and beverage cercare di riposizionarsi nel settore, per andare incontro alle crescenti pressioni dei consumatori che chiedono cibo e bevande più sane. Una strategia di mercato che si allinea a quanto stanno facendo molti governi, che hanno introdotto (o stanno per farlo) tasse sugli zuccheri nei soft drink, nel tentativo di ridurre l’obesità, specialmente quella infantile.