Pochi giorni fa scrivevamo, e argomentavamo, che no, Bitcoin non è morto. Nelle ultime ore è arrivata una conferma che ha al sapore di una rinascita, l’ennesima, e di un cambio di passo: la startup Fintech Coinbase ha raccolto 75 milioni di dollari. Si tratta del più importante finanziamento rastrellato da una startup attiva nel campo di Bitcoin.
Non solo, a mettere le fiches sul sempre più scottante tavolo sono state anche banche e il New York Stock Exchange, a dimostrazione di come lo zoccolo duro e tradizionale del settore si stia aprendo alla novità.
Pleased to share we’ve raised $75M led by @dfjgrowth @USAA @nyse @bbva @docomo and others. Focused on helping #bitcoin grow in 2015 & beyond
— Coinbase (@coinbase) January 20, 2015
Nella lista degli istituti anche BBVA Ventures del gruppo spagnolo BBVA, quello che un anno fa ha acquistato la giovane banca digitale Simple (/startup/16751-perche-le-banche-hanno-bisogno-delle-startup-fin-tech/). Chi inizia a muoversi oltre i confini canonici non smette più.
We will work with @coinbase to bring additional transparency to bitcoin pricing http://t.co/Q9xjcXMmjl pic.twitter.com/gJaOiCScNM
— NYSE (@nyse) January 20, 2015
Interessante la dichiarazione del NYSE, che parla di “trasparenza del prezzo dei bitcoin” da perseguire con questa mossa.
Tornando a Coinbase, si parla di 2,1 milioni di portafogli digitali e più di 38mila esercenti aderenti, 10 dei quali fatturano più di un miliardo. A ingolosire gli investitori sono più che altro i giganti che hanno scelto la startup nata 6 anni fa a San Francisco e arrivata in Europa in settembre per muovere i primi passi nel campo di Bitcoin: da Microsoft a Paypal passando per Expedia.
Il Ceo Brian Armstrong ha comunicato come le transazioni siano cresciute del 4% dall’inizio del 2014 e si candidino a chiudere l’anno a +12%. I soldi appena entrati serviranno per estendere la presenza dai “19 paesi coinvolti nel 2014 a 30 entro fine 2015”. In totale la società ha raccolto più di 105 milioni.