Bikeeper è un dispositivo innovativo che combina antifurto GPS e rilevatore di collisione con sms di emergenza geo-localizzato. Tra i suoi vantaggi c’è la possibilità di ritrovare il mezzo in caso di furto e di ridurre i tempi di soccorso in caso di incidente.
Bikeeper è un dispositivo innovativo per incentivare l’uso della bici nei centri urbani aumentando la sicurezza sia del ciclista che del suo mezzo. Un obiettivo che può essere raggiunto tramite l’utilizzo di un dispositivo smart che combina antifurto GPS e rilevatore di collisione, con sms di emergenza geolocalizzato e con il vantaggio di poter ritrovare il mezzo in caso di furto e di ridurre i tempi di soccorso in caso di incidente. Bikeeper è tra le 10 finalsite della quinta edizione di .itCup, la startup competition di Registro .it dedicata ai progetti d’impresa nel settore ICT.
Diteci qualcosa di voi: cosa volevate fare da piccoli? Qual è il vostro percorso di studi? Quali sono state le esperienze che hanno cambiato la vostra vita?
Da piccoli volevamo fare i lavori più disparati: architetto, inventore, pilota,stilista,esploratore… insomma quando si è bambini grazie alla fantasia si cambia lavoro ogni giorno. La scelta universitaria ha determinato molto le nostre vite e i nostri percorsi professionali; la maggior parte del team ha seguito studi tecnici come ingegneria ma abbiamo anche laureati in economia e graphic design. Ognuno di noi ha un background di esperienze professionali e personali variegato ma creare BycareLab è sicuramente un’esperienza che ci sta cambiando la vita. Abbiamo creato qualcosa in cui voler investire le nostre energie.
Come vi siete conosciuti?
Siamo amici prima che colleghi. Ci conoscevamo già prima di questa avventura, chi dai tempi dell’università, chi addirittura dalle medie. Alcuni di noi si erano allontanati, ma le competenze maturate nel tempo intercorso e l’opportunità legata al progetto sono state il collante per riavvicinarsi. Mettere insieme professionalità e fiducia è stato un gioco da ragazzi.
Come vi vedete tra 10 anni?
Personalmente mi vedo ancora felicemente a capo dell’azienda. Vedo i componenti del team ancora coinvolti come parte attiva nella società, ognuno destinato a fare ciò in cui è più capace, avendo continua attenzione all’innovazione.
Chi ha avuto l’idea di Bikeeper? Vi ricordate cosa stavate facendo in quel preciso momento?
L’idea ha una genesi particolare: durante una riunione avevamo raccolto una dozzina di idee interessanti che ci piaceva elaborare, tra cui un antifurto per bici, ma che fosse innovativo. La stessa notte ripensai all’idea e a come sarebbe stato utile se inglobasse funzioni per la sicurezza del conducente, non solo del mezzo. Quindi chiamai Angelo e glielo dissi… Ironia della sorte lui mi disse che mi stava per chiamare perché aveva avuto la stessa identica idea. A quel punto non potevamo che sceglierla!
Qual è il vostro punto di forza e qual è, in breve, il vostro business model?
Il modello di business è un ibrido tra B2C e B2B. Bikeeper è compatibile con la maggior parte delle bici in commercio per cui è facilmente vendibile all’utente finale. D’altro canto le funzionalità di sicurezza a 360° lo rendono perfetto per produttori di bici che vogliono distinguersi e per le assicurazioni, che possono creare nuove polizze fino ad oggi impossibili da stipulare. Il nostro punto di forza è la capacità di soddisfare un bisogno, cioè prenderci cura della sicurezza dei ciclisti a tutto tondo. Bikeeper ad oggi è l’unico dispositivo che integra in piccolo oggetto l’antifurto GPS e il rilevatore di collisioni con SMS di emergenza.
Raccontateci i momenti salienti della storia della startup
Abbiamo un passato breve ma denso di avvenimenti importanti. Sicuramente uno dei momenti più importanti è stato la vittoria della CallForIdeas TIM #WCAP 2015, a partire da cui abbiamo costituito la società e lavorato costantemente e con entusiasmo sul progetto. Poi è arrivata la vittoria di #think4south 2016, dandoci fiducia, visibilità, incontri e contatti commerciali, momenti di gioia e nuove energie.
Come avete conosciuto .itCup Registro e perché avete deciso di partecipare?
Abbiamo conosciuto .itCup grazie alla partecipazione di Ganiza alla finale dell’anno scorso. Abbiamo scelto di partecipare per vari motivi: perché riteniamo che i giorni di formazione su argomenti che non vengono normalmente trattati in ambito universitario siano molto importanti al fine della crescita personale e dell’azienda; perché è un ottimo canale per farci conoscere ai nostri futuri clienti e l’eco di una vittoria costituirebbe un vanto per noi nonché aggiungerebbe credibilità al progetto; perché confrontarsi con una platea di investitori ed esperti è sempre un’occasione per raccogliere feedback interessanti e, magari, stringere rapporti commerciali utili.
Perché pensate di poter vincere e, in caso, cosa farete con il premio?
Crediamo nelle potenzialità del nostro prodotto, è originale ed è spendibile sul mercato, requisiti fondamentali per vincere il concorso. Il premio rappresenta un’occasione per migliorare e stimolare le nostre capacità, potenziare il brand e trovare un investitore che crede come noi sulle potenzialità del prodotto e del team.
Domanda secca: qual è la vostra ricetta per una startup di successo?
Dare il massimo di sé con il sorriso, pianificando ogni passo e condividendo visione e voglia di mettersi in gioco. Il successo arriverà.