Un’exit da 26 miliardi, eppure è ancora difficile capire se siano soldi ben spesi. Secondo i dati diffusi da Microsoft, Linkedin ha portato nelle casse dell’azienda 228 milioni, ma ne ha persi 100 in sei mesi
Niente spumante per LinkedIn che continua a perdere soldi (100 milioni). Non sembra aver giovato l’acquisto di Microsoft, che ha speso 26,2 miliardi per portare a casa il social. Anzi stando ai numeri i benefici sono ancora pochi per entrambi: 228 milioni di revenue per LinkedIn, a fronte di 100 milioni di perdite negli utili.
LinkedIn fa (solo) l’1% dei ricavi di Microsoft
Facciamo subito una premessa: è presto, prestissimo per fare un bilancio e trarre conclusioni sarebbe da irresponsabili. Lasciamo allora parlare i numeri. Sono 26,1 miliardi, le revenue di Microsoft nel secondo trimestre. Ciò significa che LinkedIn con 228 milioni contribuisce per l’1% ai guadagni dell’azienda fondata da Bill Gates e Paul Allen, come fa notare Venture Beat. Questi sono gli unici dati disponibili.
Difficile capire quali sono i numeri, ora
Da quando fa parte di Microsoft, il social non è più tenuto a divulgare numeri sugli utenti iscritti alla piattaforma: erano 467 milioni nell’ultimo trimestre da compagnia indipendente, una crescita del 18%.
Microsoft ha concluso l’affare nel mese di dicembre. Un percorso molto complicato che ha visto l’azienda barcamenarsi tra authority di vari Paesi (Canada, Brasile, Stati Uniti) e la Commissione europea. Per concludere l’affare ha dovuto cedere a più di una condizione, come quella di garantire per cinque anni l’accesso ai competitor del social all’interno delle opportunità dell’Office Store, come quella poi di accettare il divieto di preinstallare versioni dell’app all’interno del sistema operativo. Il deal era stato poi complicato dalla concorrenza di alcuni big dell’hitech, come il servizio cloud di Marc Benioff, Salesforce, che fino alla fine ha provato a soffiare a Microsoft il social, salvo poi scontrarsi con le autority.
«Microsoft ha strapagato Linkedin»
Vedremo solo con il tempo se LinkedIn saprà migliorare i suoi risultati e soprattutto smettere di perdere soldi. Dall’acquisizione di Microsoft il social si è concentrato su nuovi servizi come LinkedIn learning, piattaforma per corsi online, e sul nuovo design dell’app per desktop. Misure che puntano ad aumentare il numero dei 106 milioni di utenti attivi oggi al mese.
Servono risultati veloci per zittire i tanti che hanno criticato l’affare. Tra loro Peter Cohan, consulente per aziende e venture, che dalle colonne di Forbes ha fatto le pulci all’exit. Per l’analista, Microsoft ha pagato LinkedIn 50 volte in più rispetto al prezzo delle sue azioni prima dell’exit (196 dollari ad azione, rispetto a un costo di 130). Cohan si chiede come farà Microsoft a risollevare subito un’azienda in perdita e recuperare i 26 miliardi spesi nell’operazione. Critica condivisa con altri autorevoli giornali come Bloomberg, per il quale Microsoft avrebbe “strapagato LinkedIn”, perché «ha speso 60 dollari per ognuno dei 433 milioni di utenti di LinkedIn, mentre Facebook ne ha spesi 42 per utente nell’affare per Whatsapp».