A causa del Covid-19, il piccolo Paese mediterraneo ha affrontato spese straordinarie per circa 100 milioni di euro
Per una settimana o poco i vari capi di Stato e di Governo dell’Ue sono rimasti immobili, in silenzio, a osservare quella nuova, strana creatura che conosciamo come MES senza condizioni. Oggi il primo Paese ad avere rotto gli induci è Cipro, che per la verità è un vecchio cliente del Fondo Salva Stati. Nei 254,5 miliardi di euro che EFSF prima e MES poi hanno elargito ai cinque malati storici dell’Unione europea, c’è anche l’isola del Mediterraneo. Gli altri sono Grecia (per tre volte), Irlanda, Portogallo e Spagna.
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Cipro dirà sì al MES senza condizioni
Cipro insomma conosce già lo strumento finanziario classico, quello che in Italia fa così rumore perché comporterebbe la necessità di riformare il Paese con ricette scritte altrove. Per questo il piccolo Paese meridionale non sembra spaventato a sottoscrivere una nuova linea di credito col MES senza condizioni.
© Governo di Cipro
Secondo quanto riferisce il quotidiano cipriota Phileleftheros ripreso anche dal giornale greco Ekathimerini – il ministro delle Finanze cipriota, Constantinos Petrides, avrebbe rivelato che il Paese starebbe per inoltrare la richiesta ufficiale. “Ovviamente useremo il MES senza condizioni per le spese sanitarie”, avrebbe detto il ministro, spiegando che il governo sta calcolando le spese già sostenute e quelle future, come i fondi utilizzati per la nuova unità di terapia intensiva dell’ospedale di Nicosia (spese che dovrebbero aggirarsi attorno ai 100 milioni di euro), per compilare il modulo già disponibile.
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E l’Italia? Conte spinge sul Recovery Fund
Al momento non c’è solo Roma che nicchia. Anche altri Paesi che pure in un primo tempo erano sembrati molto interessati al MES senza condizioni, come la Spagna, il Portogallo e la Francia, sembrano procrastinare, in attesa di comprendere cosa si riuscirà a strappare in sede europea sul Recovery Fund.
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A questo proposito, pochi minuti fa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, uscendo dal Senato dove si è recato per riferire le mosse del Governo sulla risposta alla crisi post pandemica, ha dichiarato: “Sono giorni cruciali questi, mercoledì prossimo la presidente Ursula von der Leyen farà la proposta della Commissione” sul Recovery Fund. “La posizione dell’Italia e mia personale – ha ribadito il premier -, è che questo è un passaggio importante, con la proposta franco-tedesca: la Commissione può fare ancora meglio”. “Nella prospettiva franco-tedesca stiamo parlando di 500 mld a fondo perduto”, rispetto ai prestiti “è tutta un’altra storia. Sono giorni cruciali questi”, ha concluso.