L’universo startup in continua crescita, eppure molte realtà non superano la fase d’incubazione. Il presidente Assintel, Giorgio Rapari: “Non mancano solo i fondi, ma anche l’esperienza manageriale”. Un ritardo che ora si punta a colmare
Alle giovani imprese in futuro ci penserà “Ecosistema Startup”. Lanciato lo scorso 7 luglio da Assintel, l’Associazione Nazionale delle Imprese ICT e Digitali di Confcommercio, il progetto si propone di risolvere uno dei più grandi problemi che affliggono questa realtà: l’effimera sopravvivenza di molte delle nuove attività.
Arriva “Ecosistema Startup”
Sono oltre 7.000 le startup innovative italiane, di cui il 70% nel settore dell’Ict. Idee promettenti e tanto impegno, ma solo pochissime diventano vere imprese ed escono dalla fase di lancio. Mancano managerialità e fondi, mentre proliferano incubatori che alimentano le speranze, ma non danno un concreto aiuto. Su questo tema serve un’azione diretta di mercato ed è questo l’obiettivo per cui Assintel ha pensato il suo progetto “Ecosistema Startup”: 200 incontri fra le startup presenti e 15 investitori e piattaforme di investimento italiane come 360 CAPITAL PARTNERS, CROWDFUNDME, EPPELA, IAG, INVITALIA e molte altre.
“Le startup hanno due punti di debolezza: il mancato accesso ai fondi necessari, ma anche la mancanza di managerialità”, ha spiegato Giorgio Rapari, Presidente Assintel. C’è bisogno di imprese che “le adottino” per “farle crescere, ma anche perché questa collaborazione permette alle imprese stesse di fare un salto innovativo”. Un traguardo da raggiungere in due fasi: aiutando le startup associate a mettersi in contatto con le imprese ICT socie, prima; aprendo le porte delle 800.000 imprese del terziario di Confcommercio per creare un laboratorio digitale diffuso, poi.
“Non basta inventare un’app per decollare, il digitale non è una bacchetta magica: fare impresa significa avere buone idee e soprattutto implementarle in progetti di business veri, solo così gli investitori potranno interessarsi a loro e finanziarli”, ha concluso Rapari.
La Mecca delle startup
Ma il presidente di Assintel non è stato l’unico personaggio di grido del settore ad aver partecipato al lancio del progetto “Ecosistema Startup”. Insieme a lui sono intervenuti anche David Casalini di Startupitalia!, Ermanno Boccalari, Regione Lombardia Struttura Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico, Andrea Granelli del Centro di Formazione Management del Terziario CFMT e Gabriele Ferrieri, CFO iCarry e delegato del Progetto Startup Assintel.
La chiave per il successo si chiama cultura digitale. “Per comunicare non basta il digitale” dice Granelli, “occorre capire chi saranno i clienti e dove reperire i fondi. Questo significa saper rileggere la realtà con l’occhio digitale e saper trovare le nuove soluzioni”. E in questo senso c’è una città apripista che si chiama Milano.
Dopo Expo il capoluogo lombardo ha fatto un tale passo in avanti che ora rischia di staccarsi dal resto del Paese. Questo non deve accadere: l’esempio Milano contagiare tutto il territorio nazionale attraverso la diffusione delle best practice disponibili. E se Regione Lombardia stanzierà presto un nuovo fondo di 50 milioni di euro – questa l’anticipazione informale – la città diventerà un punto di riferimento capace di aiutare le startup a fare rete e darsi orizzonti di vero business.