Secondo il Global Mobile Money report del 2015, condotto tra più di 15mila utenti e attraverso 15 Paesi, il settore del Fintech è destinato a crescere in modo esponenziale. Otto i driver fondamentali a fare da traino, sempre secondo lo studio.
1.Pagamenti mobili nei negozi
Nonostante la base infrastrutturale sia ancora in fase di sviluppo, il 12% degli intervistati ha confermato di aver effettuato un pagamento di prossimità con il proprio smartphone. Il 4% ha utilizzato la tecnologia Nfc e un altro 5% ha collegato al pagamento l’utilizzo di un programma fedeltà e coupon
2.Il futuro del commercio è social
Il 24% degli utenti interagisce tramite smartphone con un social media prima o dopo l’acquisto con il proprio smartphone
3.La scarsa fiducia minaccia l’m-commerce
L’11% degli utenti è ancora preoccupato dei rischi legati alla sicurezza, magari sperimenta la nuova modalità di acquisto ma difficilmente la riutilizza
4.Acquisti in-app in pole position
Più della metà dei consumatori preferiscono fare acquisti tramite un’app che garantisca una user experience semplice piuttosto che acquistare su diversi siti online. Tra le app preferite quelle di messaggistica (ad esempio Line in Asia) che permette non solo di fare acquisti nei negozi ma anche di inviare e ricevere denaro dagli amici (trasferimento p2p)
5.Il second screen è una opportunità di acquisto
Il 94% dei rispondenti alla survey ammette di utilizzare almeno due dispositivi contemporaneamente (tablet e smartphone, pc e smartphone, ma più di tutti TV e smartphone) e il 32% ammette di ricercare sul proprio smartphone maggiori informazioni sugli input ricevuti dal piccolo schermo o navigando su pc
6.Cerca online, compra offline
Il 58% ammette di aver trovato qualcosa di interessante da acquistare navigando in rete, ma di aver poi comprato il prodotto in negozio. Il 28% invece si dichiara più tendente al processo inverso, lo showrooming: la merce viene visualizzata in negozio ma l’acquisto avviene online, magari tramite il proprio smartphone mentre si è in negozio.
7.Servizi bancari in mobilità
Il 69% degli intervistati preferisce interagire con la propria banca tramite smartphone. L’attività principale è il controllo del proprio conto tramite accesso all’home banking, ma si diffondono anche attività più “sophisticate” come il trasferimento di fondo tra conti (18%), invio di denaro ad altri utenti (16%), la richiesta di un prestito (9%).
8.Esperienza utente e convenienza fanno la differenza
Quasi il 40% degli intervistati ha dichiarato di preferire i pagamenti in mobilità perché “convenienti”, in termini di risparmio di tempo e scontistica dedicata. Un aspetto da perfezionare tuttavia è quello della user-experience. L’utilizzo della biometria, con riconoscimento tramite impronta digitale e iride potrà portare grandi benefici agli utenti che non dovranno più ricordare innumerevoli password per accedere alle app e confermare il pagamento.
Leggendo il report rimane solo la perplessità che si siano dimenticati di quella parte di mondo fintech che è basata su bitcoin. Un tema forse ancora troppo di nicchia?