L’agricoltura e gli agricoltori avrebbero un gran bisogno di connessioni internet veloci, sia per fare agricoltura 4.0 che per rimanere connessi al mondo anche in tempi di Covid-19. Un accordo tra Open Fiber e Confagricoltura potrebbe velocizzare le cose
La rivoluzione digitale ha solo sfiorato le campagne italiane. Anche se gli agricoltori avrebbero un gran bisogno di connessioni internet veloci, nelle aziende agricole arriva spesso ancora solo il doppino telefonico in rame. Un danno duplice per chi vive in casolari isolati e nei piccoli comuni. Primo, perché internet è alla base di un gran numero di applicazioni di agricoltura 4.0, secondo perché in tempi di coronavirus la Rete è spesso l’unico strumento per rimanere connessi al mondo.
Qualcosa però si sta muovendo. Confagricoltura e Open Fiber hanno siglato un accordo per favorire la diffusione della Banda Ultra Larga (Bul) nelle zone agricole italiane. Dunque la fibra ottica non appare più solo un miraggio per moltissime famiglie che vivono in luoghi in cui la rete mobile è precaria e internet è disponibile solo con costosi abbonamenti.
Il ruolo di Open Fiber
Open Fiber è una società posseduta da Enel e da Cassa depositi e prestiti (il salvadanaio che gestisce il risparmio postale degli italiani) che ha come obiettivo quello di portare la Bul anche nelle abitazioni più isolate, anche nelle aree a fallimento di mercato. Quei contesti in cui, a causa di una esigua densità abitativa, il mercato non sosterrebbe gli investimenti necessari a costruire l’infrastruttura perché non ne avrebbe un ritorno economico.
Grazie ai fondi europei e nazionali invece Open Fiber può affrontare questa sfida, portando la fibra ottica (1 Gigabit per secondo) fino all’unità abitativa e lasciando poi il compito di coprire l’ultimo metro alle società di telecomunicazioni che già operano in Italia.
L’accordo Open Fiber-Confagricoltura
Se da un lato dunque Open Fiber porterà l’infrastruttura nelle nostre campagna, dall’altro Confagricoltura continuerà a sensibilizzare gli agricoltori sulle enormi potenzialità abilitate da internet. Oggi sono infatti disponibili tecnologie che permettono agli agricoltori di ottimizzare le risorse impiegate (precision farming) e di gestire in maniera digitale ogni aspetto della vita aziendale (digital agriculture), dai software gestionali all’e-commerce fino ai Decision support system. Tutti strumenti che si avvantaggerebbero di una connessione internet veloce.
Il lavoro di Open Fiber si inserisce all’interno del Piano strategico per la banda ultra larga, un progetto approvato dal governo nel marzo del 2015 che ha come obiettivo quello di coprire, entro l’anno, l’85% della popolazione con un servizio a 100 Mbps e la restante parte con connettività ad almeno 30 Mbps.
Ad oggi quasi il 60% della popolazione è raggiunta da internet a 30 Mbps, mentre alla velocità di 100 Mbps viaggia solo il 27,4%. C’è dunque ancora molto da fare, soprattutto nelle aree rurali. All’inizio dello scorso anno si è chiuso il terzo bando Infratel per l’apertura di oltre 2.600 cantieri in Sardegna, Puglia e Calabria. Circa un migliaio di Comuni saranno connessi alla fibra e, si spera, anche molte aziende agricole.
“Confagricoltura continua così il suo percorso virtuoso che punta al fondamentale contributo della ricerca e dell’innovazione tecnologica per lo sviluppo di filiere agricole ed agroalimentari moderne che sempre di più ricorrono a sistemi di precision farming e di agricoltura digitale, per assicurare produzioni di qualità e sostenibili dal punto di vista sociale, ambientale ed economico”, ha dichiarato il direttore generale di Confagricoltura, Francesco Postorino
Per Simone Bonannini, direttore marketing e commerciale di Open Fiber “l’accordo siglato con Confagricoltura ci permetterà di raggiungere più velocemente con la nostra rete di ultima generazione le aziende della filiera agricola. Siamo certi che un’Italia più digitale sia indispensabile a maggior ragione nella fase della ripartenza e del rilancio dopo il lockdown. Per questo vogliamo agevolare lo scatto necessario verso soluzioni tecnologiche d’avanguardia necessarie per continuare a competere nei mercati globali. In quest’ottica, la rete ultra-broadband di Open Fiber è uno dei fattori chiave per non restare indietro”.