Se pensi che il negozio fisico sia morto non conosci ancora Story, uno store di Manhattan che rivoluziona il retail. Il focus non è più la tipologia di prodotto in vendita, che cambia del tutto ogni mese, ma il racconto di una storia attraverso una partnership con brand celebri. L’ultima è con la pluripremiata serie americana Mr Robot: per lanciare la seconda stagione lo store è stato diviso in quattro spazi. Al centro uno sportello automatico che i visitatori possono hackerare per “rubare” da 5 a 50 dollari. I codici per sbloccarlo sono tutti nascosti nel negozio.
A metà tra store e canale media
È un po’ questa l’idea alla base di Rachel Shechtman. Ex consulente di marketing per brand come Kraft, Lincoln, Toms, osserva la penuria di clienti nei negozi e si inventa un nuovo modo di comunicare un prodotto, uno store cioè “che ha il punto di vista di un magazine, cambia come una galleria d’arte e vende cose come un negozio tradizionale”. «È uno spazio di pura esperienza per il cliente. Il 75% del negozio non vende nulla, ma offre un canale di comunicazione tra brand e cliente, unendo l’esperienza fisica a quella digitale» spiega a Huffington Post. La sua idea nata nel 2011 si è rivelata finora vincente. Come funziona? Il grosso brand, come Pepsi, General Electric, Hewlett-Packard, American Express… sponsorizza l’iniziativa (con una cifra che si aggira intorno ai 400 mila dollari) in cambio ottiene visibilità e fidelizza nuovi clienti, soprattutto tra i giovani: «Ho capito che avrei potuto fare più soldi con le partnership che vendendo prodotti» continua.
Lo sportello bancomat da hackerare
Per celebrare, per esempio, la serie americana lo spazio è stato diviso in quattro “fazioni” che rappresentano i gruppi ribelli che vengono presentati all’interno della serie: Founders, Innovators, Expressionist, come svela FastCompany (qui puoi leggere la trama se sei un appassionato di serie televisive americane). Tra prodotti hitech (anelli per ricevere notifiche dallo smartphone, distributori automatici che si attivano con un tweet), t-shirt create da artisti della serie, la ciliegina sulla torta, un Atm da hackerare per rubare fino a 50 dollari. I codici per sbloccarlo sono nascosti all’interno delle stanze così da premiare solo i clienti con la più alta capacità di osservazione.
Uno store come un incubatore
Per le sue idee innovative Rachel ha fatto incetta di premi e riconoscimenti. Nella lista dei migliori imprenditori under 40, è tra le persone più creative nel business nel 2015 secondo FastCompany. Un mese prima di Mr Robot, lo store si è trasformato in uno spazio pieno di stampanti 3D dove i clienti venivano invitati a costruire oggetti (la campagna era sponsorizzata da General Electric): «Story è un incubatore per testare e giocare con nuove idee, capire se funzionano per poi lanciarle su larga scala» spiega Rachel.
Come far ripartire i negozi (e non solo quelli)
Per far ripartire i negozi c’è un solo modo, secondo Shechtman: «Non serve aver frequentato la Harvard Business School. Entra in un negozio e lavoraci per quattro o sei mesi. Non importa se hai studiato, o sei hai solo osservato. Fare un’esperienza reale in un negozio è decisiva: capisci quali sono le domande più comuni che fanno i clienti, come si comportano in uno spazio fisico, come interagiscono con te e gli altri dipendenti. Penso che sia ora tornare dalle basi, muoversi dai banchi di studio e buttarsi nella mischia per avere una migliore comprensione dei consumatori» conclude.