GenGle è un sito che organizza incontri e feste per genitori single. L’idea è di Giuditta Pasotto, 34enne fiorentina.
Quando due persone si separano, una delle cose più difficili da fare è ripensare i propri spazi e la propria quotidianità. Se poi nel mezzo ci sono anche i figli, diventa molto difficile conciliare la vita familiare con il bisogno di formare una nuova rete sociale. Lo sa bene Giuditta Pasotto, 34enne fiorentina, mamma separata con due bambini, che nel 2014 ha creato GenGle, sigla che sta per “GENitori sinGLE” e che ha come obiettivo proprio quello di far incontrare tra loro queste persone.
«L’idea è nata perché avevo bisogno di trovare qualcuno con cui condividere il tempo – racconta Giuditta – dopo la separazione alcuni amici si sono eclissati, altri avevano i figli già grandi ed era difficile uscire insieme. Mi sono quindi ritrovata ad organizzare week end ed escursioni da sola per me e per i miei figlie e, per quanto mi piaccia fare la mamma, questo mi ha messo un po’ di tristezza».
Cercando su Internet, Giuditta aveva trovato soltanto gruppi di genitori separati che cercavano un po’ di conforto e qualcuno con cui sfogarsi. «Mi sono detta: e se esistesse un posto dove qualcuno può fare un annuncio per organizzare un evento per genitori separati con figli? Mi sono rimboccata le maniche e l’ho fatto io».
Il sito è totalmente gratuito e, in poco più di un anno, ha raccolto oltre 10mila iscritti in tutta Italia. Chi si registra, oltre a dare i propri dati, deve fornire anche quelli dei figli, dato che anche loro sono una parte fondamentale di questa comunità. Chiunque può creare un evento: si possono organizzare gite, visite ai musei, pranzi, cene ma anche vere e proprie vacanze.
Obiettivo: far uscire i genitori single dalla noia domestica
A differenza di altri social, lo scopo di GenGle è quello di far uscire le persone fuori dalle proprie case per aiutarle a ricreare un tessuto sociale. Anche se i genitori usano una piattaforma virtuale, il vero scopo di Giuditta è quello di farli incontrare nella vita reale. «Ci sono tante tipologie di persone. Ci sono quelli che all’inizio erano scettici e poi hanno cambiato idea o quelli che si sono buttati subito a capofitto. Ci sono genitori che quando sono arrivati non riuscivano neanche a parlare, piangevano e basta, mentre ora sono quelli più attivi».
GenGle però va anche oltre, offrendo ai propri utenti una serie di esperti convenzionati, come medici e avvocati, che sono in grado di rispondere alle domande dei genitori. Se qualcuno ha un dubbio basta che vada nella sezione dedicata e scriva un messaggio in bacheca per avere una risposta gratuita in tempi brevi. Per chi vuole una consulenza privata, invece, ci sono delle tariffe agevolate. Tre le sezioni attive al momento ci sono “Avvocato risponde”, “Educazione figli”, “Dislessia e DSA” ma anche “Essere padri” e “Lutto e rinascita”. «Ci tengo molto – spiega Giuditta – a dare un valore al ruolo del padre, che spesso viene messo da parte. Inoltre, essendo io figlia di genitori separati e avendo perso il mio papà quando ero piccola, sono molto sensibile al tema della vedovanza. Credo che nell’ideare questo portale mi abbia aiutato più il divorzio dei miei genitori che il mio. Da bambina infatti ho avuto modo di vivere degli errori, delle sfumature delle quali gli adulti, che si trovano a dover affrontare un momento così delicato della loro vita, non si rendono conto».
L’ultima arrivata è la sezione “Sesso e intimità”. «All’inizio è stata molto derisa ma ora ha un grande successo – spiega Giuditta – qui non solo si può parlare dei problemi sessuali dei genitori ma si danno anche consigli su come affrontare certi argomenti con i figli».
Parlare di sesso non è tabù
Tra i genitori più entusiasti c’è Gianluca Fani, separato dal 2015 e padre di due bambini di 11 e 8 anni. «Ho conosciuto GenGle mentre cercavo su Internet delle informazioni per organizzare le vacanze da solo con i miei figli. All’inizio non ho portato i bambini agli eventi perché volevo tastare il terreno. Quello della separazione è un momento particolare perché esci dal fallimento del progetto più importante della tua vita e hai paura che, stando con persone che non conosci, vengano fuori le tue debolezze».
La novità di GenGle è proprio quella di riuscire a dare un sostegno a 360 gradi. Da un lato il genitore può partecipare a degli eventi con i figli, passando del tempo con loro e stringendo nuove amicizie. Dall’altro inoltre ci sono gli esperti ai quali si può rivolgere per i quesiti più tecnici. «Mi è capitato un paio di volte – racconta Gianluca – di usare il sito per fare delle domande all’avvocato. Si trattava di dubbi forse un po’ banali ma è bello avere un portale dove poter avere una risposta in tempi rapidi. Se mi fossi dovuto rivolgere al mio avvocato avrei dovuto prendere un appuntamento, trovare un’ora libera e andare da lui… e tutto questo solo per una domanda!».
Agli eventi di GenGle oltre 200 persone
Adesso Gianluca è uno dei maggiori sostenitori di GenGle. «Uno dei momenti che ricordo con maggior affetto è una festa di primavera che abbiamo organizzato in un casolare in Valdarno. Tra grandi e piccoli eravamo circa 200 persone. C’erano giochi e un campo di calcio per i bambini. In quell’occasione sono nate delle bellissime amicizie che esistono ancora oggi».