Tante le novità presentate all’evento che si è tenuto ieri ai Frigoriferi Milanesi. Il dialogo con gli imprenditori, le imprese e gli stakeholder ha avuto inizio. E poi un annuncio importante: Nana Bianca entra a far parte di StartupItalia!
“È la prima volta che presentiamo il Summit con tanto anticipo” dice David Casalini, CEO di StartupItalia!, salendo sul palco e dando il benvenuto all’evento di lancio dello StartupItalia! Open Summit 2018 che si è tenuto nella giornata di ieri ai Frigoriferi Milanesi. Mancano infatti ancora otto mesi al 17 dicembre, data scelta per l’edizione di quest’anno: “Nel frattempo persino io potrei allenarmi per una maratona” scherza. La giornata di ieri è stata l’inizio di un un dialogo tra startup, imprenditori e stakeholder che culminerà nell’evento di fine anno.
“Oggi per noi è un punto di partenza, vogliamo costruire lo StartupItalia! Open Summit 2018 insieme a tutto il nostro ecosistema: studenti, sviluppatori, fondatori ma anche ricercatori, imprese tradizionali e naturalmente investitori e farne un’edizione che porti l’innovazione nel nostro Paese”. In rete un documento comune per continuare a dibattere sui temi che ieri hanno caratterizzato i tavoli di lavoro: Fintech, Finanziamenti, Incentivi, Open Innovation, Talenti, Internazionalizzazione e Trasformazione Digitale.
L’ingresso di Nana Bianca in StartupItalia!
L’evento è stato anche l’occasione per annunciare un’altra grande novità: l’ingresso di Nana Bianca nella società. Sul palco, al fianco di David Casalini, Paolo Barberis, founder assieme a Jacopo Marello e Alessandro Sordi della realtà della realtà fiorentina nata nel 2012: “David è uno dei pionieri di Internet. Era su Internet persino prima che lo portassero in Italia. Con Alessandro, Angelo e Jacopo abbiamo fondato DADA e abbiamo incontrato David nel 1998 all’inizio del nostro percorso. Siamo molto felici di questo investimento: StartupItalia! è un progetto che costruisce un ecosistema. Noi vogliamo affiancare il team di StartupItalia!, perché crediamo nelle persone che ogni giorno lavorano per rendere StartupItalia! il punto di riferimento per l’innovazione. StartupItalia! negli anni ha cercato di dare sempre più credibilità a questo ecosistema che deve crescere, fatto di imprese di piccoli team che sanno innovare e rinnovarsi molto velocemente.
Noi come Nana Bianca abbiamo scelto di investire in questa piattaforma, nella qualità del Team e vogliamo contribuire alla crescita. Questo è un passaggio fondamentale per supportare anche quella dell’intero ecosistema delle startup italiane”.
La mappa dei luoghi dell’innovazione di Milano
La redazione sul palco ha presentato un progetto ambizioso, frutto di un lavoro intenso e accurato del suo art-director Chiara Trombetta: una mappa interattiva con tutti i coworking, fablab, incubatori e hub tecnologici di Milano. Un lavoro presentato in origine nel 2015, in occasione del primo StartupItalia! Open Summit: ora, a circa tre anni di distanza, si è voluto presentare ai lettori una nuova istantanea.
Sul palco i tanti amici di StartupItalia!
Tanti gli ospiti che si sono alternati sul palco insieme a Giampaolo Colletti, a iniziare da Stefano Mainetti, chief executive officer di PoliHub che, forte dei numeri maturati dall’incubatore del Politecnico di Milano (113 startup incubate nel 2017, oltre 1.200 idee raccolte negli ultimi 12 mesi, 8 major acquisition), ha portato la sua esperienza: “Le startup italiane oggi non godono di ottima salute”. “L’Italia è lenta” gli fa eco Alberto Onetti, chairman di Mind the Bridge Foundation: “Ora bisogna creare le condizioni, filtrando sulla quantità e facendo cultura imprenditoriale”, ha indicato Mainetti.
Sul tema dell’equity crowdfunding si è concentrato l’intervento di Dario Giudici, di MamaCrowd: “Per fortuna la normativa in merito è stata cambiata a metà 2016 e il 2017 la raccolta di capitali online per le aziende ha raggiunto una crescita a tre cifre, oltre il 150%, facendo così dell’anno passato l’anno zero dell’equity crowdfunding in Italia”. “Anche dal primo trimestre 2018 – ha continuato Giudici – arrivano dati molto incoraggianti che soprattutto dimostrano che l’equity crowdfunding abbatte le barriere geografiche”. “I capitali ci sono” ha aggiunto Giovanni Vecchio di Euronext: “Soprattutto, per le PMI, nel settore tech. Il problema è che in Italia c’è la tendenza a dare finanziamenti a pioggia”.
Dati importanti, fondamentali per avere il quadro della situazione, che hanno preceduto l’arrivo di chi ce l’ha fatta e continua quotidianamente a fare impresa e innovazione: come Giovanni De Lisi (fondatore e CEO di Green Rail, startup dell’anno a StartupItalia! Open Sunmit 2017), Betta Maggio (CEO di U-hearth) e Pierluigi Paracchi (CEO di Genenta Science). Ha chiuso la giornata l’intervento di Rafael Alberto Patron Sanguineti, 29enne programmatore italiano nato in Perù e arrivato in Italia all’età di tre anni, con alle spalle un’esperienza in Silicon Valley da Google. Sanguineti è l’italiano che ha venduto un algoritmo alla popolarissima applicazione SnapChat. Storie insomma di uomini e di imprese, che testimoniano come, nonostante le tante difficoltà, l’ecosistema italiano sia più vitale e dinamico che mai.
Tanti gli spunti nati dal dialogo aperto con le startup sui 7 principali temi di dibattito. Ora si tratta di continuare: l’invito è di aiutarci a costruire la migliore edizione di StartupItalia! Open Summit nel corso delle tappe di avvicinamento all’evento del 17 dicembre 2018. Continuate a seguirci: quello iniziato ieri è solo il primo capitolo di #SIOS18.