Il dibattito sul “futuro dei media e sui media del futuro” chiude la seconda edizione della Roma Startup Week
Il lavoro del giornalista e le sue competenze specifiche come elementi insostituibili nel futuro del settore, nonostante l’avvento di robot e tecnologie spesso percepite come una minaccia: è questo il messaggio forte che esce dal dibattito su Media e Innovation nell’ultima giornata di incontri della seconda edizione della Roma Startup Week, venerdì 13 aprile. A lanciarlo è Luca Lani, CEO di City News/ Roma Today, che sottolinea la differenza che il lavoro di un giornalista – con le sue conoscenze e competenze – può fare anche nei numeri e nell’engagement dei lettori: “Nonostante oggi sia fondamentale sfruttare i dati nella scelta di parte dei temi da approfondire, l’esperienza sul campo mi ha portato a riconsiderare il valore del lavoro dei professionisti. Nelle città in cui abbiamo più giornalisti con buona esperienza alle spalle, i numeri sono nettamente migliori”.
La sfida delle nuove generazioni
Il difficile compito di intercettare lettori e utenti si fa ancora più complesso quando il target diventa quello dei giovanissimi: problematica su cui si soffermano Massimiliano Montefusco – General Manager di RDS e Francesco Soro – Capo Gabinetto della Presidenza del CONI: il primo, segnalando come la storica radio romana, nella transizione da emittente a media company, abbia scelto di declinare dei contenuti sul target specifico della generazione dei post millennials, come gli showcase con protagonisti Alessio Bernabei, Benji e Fede e Annalisa. Il secondo, sottolineando la necessità di coinvolgere i ragazzi tra i 12 e i 16 anni- l’età in cui si registra la maggior parte degli abbandoni dell’attività sportiva- grazie al lavoro sui social media anche di un’istituzione tradizionale come il CONI.