L’obiettivo è quello di installare delle colonnine che siano un punto di riferimento per chi usa l’auto elettrica, ma anche lanciare l’idea di uno sviluppo del turismo in chiave ecologica, uno strumento per creare condizioni di sviluppo in tutto il territorio.
L’industria automobilistica sta cambiando, e i recenti scandali non hanno fatto altro che accelerare la transizione verso veicoli che siano meno inquinanti e più rispettosi dell’ambiente. Una scelta in parte obbligata, considerando i recenti annunci di diverse capitali mondiali (tra cui Roma) che hanno dichiarato di voler vietare, da qui a qualche anno, la circolazione alle auto diesel. Tutto lascia pensare che il futuro stia già viaggiando a bordo delle auto elettriche, sicuramente più pulite (e dai consumi più ridotti) rispetto ai veicoli tradizionali. Un futuro talmente vicino che qualcuno ha pensato di sfruttarlo anche per incentivare il turismo, usando la mobilità elettrica come mezzo per indirizzare gli automobilisti verso mete di interesse culturale.
Che cos’è SM(Y) Umbria
E’ stata proprio questa la grande intuizione di SM(Y) Umbria, la startup innovativa che ha lanciato Sustainable Mobility Umbria, il primo progetto in Europa per la diffusione sociale partecipata e diretta di stazioni di ricarica per la mobilità elettrica.
La startup è guidata da Massimiliano Braghin, CEO di Infinityhub S.p.A., holding in ambito green composta da 20 azionisti fondatori, tra i quali figurano diverse imprese innovative nel settore Green, e da Luciano Zepparelli, amministratore di Techne S.r.l., società di servizi orientati all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità globale, alla progettazione e realizzazione di sistemi energetici efficienti. Da questa unione è nata SM(Y) Umbria, con l’obiettivo di promuovere la mobilità e il turismo sostenibile in Umbria, consentendo un viaggio alla scoperta dell’intero territorio della regione con pacchetti ed itinerari turistici 100% ecologici a bordo di veicoli 100% elettrici. Questi EcoTour accompagnano il turista in un percorso sensoriale che permette di godere del panorama, di entrarci e di vivere una vacanza attiva nella consapevolezza di una fruizione responsabile della bellezza e del paesaggio.
“La regione era già elettrificata – racconta Zepparelli – ma noi abbiamo pensato di installare altre 10 colonnine elettriche, le prime private ad uso pubblico. Per farlo abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma WeAreStarting.it”. La raccolta di finanziamenti si è chiusa a quota 120 mila euro, triplicando l’obiettivo iniziale, fissato a 40 mila euro, già raggiunto in soli 10 giorni dall’apertura. Con l’innovativa opzione dell’equity crowdfunding tutti i finanziatori della campagna sono diventati soci di SM(Y) Umbria.
“L’obiettivo di questa nostra iniziativa imprenditoriale – spiega Zepparelli – non è solo di installare delle colonnine che siano un punto di riferimento per chi usa l’auto elettrica, ma anche lanciare l’idea di uno sviluppo del turismo in chiave ecologica, uno strumento per creare condizioni di sviluppo. Non solo auto elettriche, quindi, ma una diversa idea di mobilità a tutto tondo”.
In questo modo Umbria Green Card punta a fidelizzare il cliente, il quale entra a far parte di una Community Green, con strutture ricettive convenzionate sull’intero territorio umbro tra alberghi, ristoranti, negozi, palestre, centri benessere, musei, laboratori e una serie di servizi ed opportunità. Insomma, un biglietto da visita per un’offerta turistica integrata.
“L’idea è far partire dall’Umbria una piccola rivoluzione – aggiunge Zepparelli – noi siamo una piccolissima startup, non abbiamo le risorse per sconvolgere questo mercato, ma crediamo molto nel turismo green. Oggi, grazie anche ad una rete stradale che sta migliorando, l’Umbria può diventare il cuore elettrico d’Italia, il passaggio naturale per i viaggiatori a bordo delle auto elettriche”.