La società di streaming ha comunicato che taglierà 173 posti di lavoro su un totale di 420. L’attività continuerà con gli uffici di Berlino e New York
173 dipendenti della piattaforma SoundCloud dovranno cercare una nuova occupazione. La società svedese ha annunciato di dover chiudere gli uffici di Londra e San Francisco e ridurre del 40% la propria forza lavoro. L’attività continuerà con gli uffici di Berlino e New York.
La crisi della società
Secondo un dato condiviso da TechCrunch l’anno fiscale 2016 si è chiuso per SoundCloud con un fatturato intorno ai 57 milioni di dollari. Una cifra che non permette alla società di competere con colossi della musica in streaming come Spotify (2 miliardi) o Pandora (1,39 miliardi). La società aveva provato a rilanciarsi con la formula di abbonamento premium Go a 9,99 dollari al mese che permette di accedere a un catalogo di 125 milioni di brani, compresi quelli creati e condivisi dalla community di musicisti. Il punto di forza di SoundCloud, infatti, è stato fin dall’esordio del 2008 quello di permettere a chiunque di caricare canzoni, podcast e file audio.
La possibile acquisizione da parte di Deezer
Gli ultimi conti annuali disponibili su Soundcloud sono relativi al 2015, quando le entrate aumentarono del 21.6% fino a raggiungere i 21,1 milioni di euro, ma le perdite nette ammontavano a 51,2 milioni di euro. Quando queste cifre sono state presentate a gennaio, il CEO e co-fondatore di SoundCloud Alexander Ljung ha osservato che la società potrebbe “esaurire il denaro” prima della fine del 2017 senza ulteriori finanziamenti.
Le ultime voci dicono che Deezer potrebbe acquisire SoundCloud nei prossimi mesi.