firma email wapp 3

C’è un’app per tutto, è vero. Eppure, nell’epoca social, il passaparola vecchio stile rimane formidabile. Anche per selezionare le risorse in rete. Questo racconta un’indagine annuale condotta da Cortilia, il primo mercato online di prodotti agricoli, sui profili e le abitudini di chi fa la spesa (online e no). Il 70% degli utenti, infatti, sembra fidarsi solo di parenti e amici per valutare l’affidabilità dei siti dove fare acquisti. Così come, in fondo, comprare in rete non significa abbandonare supermercato, mercati di quartiere o piccoli negozi. Anzi.

Cortilia

L’opinione degli amici vale di più

Il famoso utente medio (ma come, non avevamo detto che non esisteva?) è immerso nei servizi di messaggistica (80%) e collegato allo smartphone (68%), oltre che iperconnesso quotidianamente ai social network (51%). Legge abitualmente quotidiani online (60%) e consulta la versione web dei magazine (27%) ma quando si parla di servizi ed ecommerce in genere, i conoscenti sembrano fondamentali. Anche se il 47% dà un certo peso a blog e community specializzate.

Il 20% compra online una volta a settimana

Venendo agli acquisti, il 20% degli intervistati ha dichiarato di comprare qualcosa online almeno una volta alla settimana. Continuando a fare affidamento sui tradizionali canali della grande distribuzione (67%), ma anche sul fruttivendolo (21%) o sul macellaio (13%) sotto casa. A popolare la dispensa ci pensano le donne – su cento intervistati, sono 73 le donne che si occupano della spesa per tutta la famiglia, che sia online oppure offline – con un’età media fra i 35 e i 44 anni (sono il 40% del campione contro il 25% di 45-54enni e il 22% di under 34).

spesa online

Una doppia anima, insomma. Da una parte ci si avventura sempre di più online, dall’altra si fa fatica ad abbandonare i vecchi canali. Quali sono i parametri messi sotto la lente nella scelta dei prodotti? Freschezza (97%), sapore (94%), provenienza (80%) e una ritrovata attenzione alla stagionalità (78%). Senza dimenticare l’irrinunciabile rapporto qualità-prezzo. Tutti valutabili dal display di uno smartphone. Tranne i primi due, forse i più importanti.