Nel 2012 il Guinness dei Primati ha stimato il valore totale di Star Wars in 30,7 miliardi di dollari. Il 30 ottobre dello stesso anno, Disney ha rilevato ogni diritto sulla space opera acquisendo per 4,05 miliardi di dollari Lucasfilm e adesso porta nei cinema di tutto il mondo “Il risveglio della Forza”, settimo capitolo della saga creata da George Lucas. Il film, anche se 3 anni fa in pochi ci avrebbero scommesso, si annuncia come uno degli incassi più alti della storia del cinema, se non addirittura il più alto di sempre, con stime di incasso intorno a 3 miliardi di dollari. Ma la nuova era di Star Wars targata Disney vale molto più di un lungometraggio: é un fenomeno finanziario. Una macchina da soldi.
Pixar, Marvel e Lucasfim, così Disney s’è comprata tutto
Prima di Lucasfilm, nella storia recente di Disney ci sono altre 2 grandi acquisizioni strategiche, quella della Pixar (2006) per 7,4 miliardi di dollari, quella a sorpresa dei Marvel Studios, comprati nel 2009 praticamente per la stessa cifra pagata a Lucas: 4 miliardi.
Tutti gli incassi ottenuti dai 6 capitoli della saga di Guerre Stellari, però, ammontano a circa 2.5 miliardi. Più o meno la stessa cifra di quanto incassato da Jurassic World e dai 2 colossal firmati James Cameron, Avatar e Titantic. Cosa può aver spinto, dunque, la Disney a investire una somma così elevata? In realtà l’acquisizione della Lucasfilm non è stata affatto un’operazione temeraria.
Star Wars può valere 10 miliardi
Con qualche calcolo approssimativo, back-of-the-envelope, come dicono gli analisti d’oltreoceano, si può affermare con molta prudenza che Disney può ottenere in 10 anni un rendimento annuo del 7% sui 4 miliardi con qui ha acquisito la Lucasfilms, per un totale di 3,87 miliardi entro il 2023.
Il direttore di Yahoo Finance, Andy Serwer, ha azzardato una cifra che vale quanto mezza manovra: Disney con Star Wars potrebbe fare 10 miliardi, facendo balzare il proprio rendimento annuo al 13,4%. Leggermente più prudenti le proiezioni di Goldman Sachs, secondo cui il settimo episodio della saga di Guerre Stellari potrebbe portare nelle casse della Disney 8 miliardi, dei quali 2 al botteghino e il resto da giocattoli e indotto complessivo del retail.
Numeri da capogiro, se pensiamo che stiamo parlando “solo” di un film. Che fanno capire anche perché lo stesso George Lucas nel 1977 aveva rinunciato a una parte del suo stipendio da regista in cambio dei diritti di merchandising sulla saga. Perché? Perché Star Wars è un bancomat. Ed è così che in quasi 40 anni il papà di Guerre Stellari è diventato miliardario.
Una scommessa mondiale
Per produrre il settimo episodio della saga di Guerre Stellari la Disney ha speso oltre 200 milioni di dollari. E che sia una grande operazione e non solo un film lo si capisce anche dalla campagna di marketing messa in atto in vista del lancio del film. Negli Stati Uniti la società ha chiuso “partnerships promozionali strategiche” con sette grandi marchi, tra cui Fiat Chrysler, Subway e Verizon. In Giappone, dove ha sottoscritto un accordo con All Nippon Airways, nel Regno Unito, dove in occasione del lancio del film è stata commissionata una serie speciale di francobolli.
E poi c’è la grande scommessa sulla Cina, dove oltre a una programmazione sul grande schermo senza precedenti schermi seguirà l’anno prossimo l’apertura a Shanghai del primo parco a tema Star Wars del mondo.
Ecosistema Disney
Le premesse ci sono tutte, e nessuna azienda potrebbe far fruttare meglio la proprietà di un brand di successo come Star Wars: parchi a tema, navi da crociera, serie televisive, videogiochi, la più grande pay tv sportiva d’America (ESPN), la rete ABC, Disney Channel oltre diversi canali via cavo e una divisione di prodotti di consumo. Disney prevede, inoltre, il lancio di altri 2 film per i prossimi 4 anni, e secondo gli analisti del Los Angeles Times il fatturato totale generato potrebbe essere fino a 25 miliardi di dollari.
Molti indizi puntano già in questa direzione. Andate a dare un’occhiata su Amazon o in centinaia di negozi Usa. Sapete qual è il regalo più richiesto per questo Natale? E’ la riproduzione di uno dei protagonisti de Il risveglio della Forza, BB8, un mini-robot telecomandato che può essere controllato tramite smartphone o tablet.
Numeri che hanno portato gli analisti di BTIG Researc a dire che «George Lucas probabilmente ha venduto Star Wars per troppo poco». Secondo loro l’effetto Star Wars si sta già riflettendo sul prezzo delle delle azioni della società, che aumentando negli ultimi 2 anni di oltre il 63% hanno portato il valore di Disney a oltre 180 miliardi di dollari.
Insomma, per Disney non si tratta solo di un film, ma di una scommessa, a tantissimi zeri, sul futuro.
Aldo V. Pecora
@aldopecora