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Quarta tappa del progetto “Biotech, il futuro migliore”, realizzato da Assobiotec Federchimica in partnership con StartupItalia. Lunedì 12 ottobre torneremo in diretta con una puntata speciale dedicata ai temi del technology transfer e degli investimenti nel settore biotech
Gli italiani, popolo di santi, poeti, navigatori e… innovatori. Peccato che non riusciamo a portare a terra l’innovazione che produciamo, anche in settori ad alta intensità di ricerca e sempre più strategici come quello biotech, che deve ancora esprimere al meglio il proprio potenziale. Senza contare la necessità di maggiori investimenti. I temi del technology transfer e del finanziamento a startup e PMI innovative saranno al centro del quarto e ultimo appuntamento di “Biotech, il futuro migliore – Per la nostra salute, per il nostro ambiente, per l’Italia”, un progetto promosso da Assobiotec Federchimica in partnership con StartupItalia, che tra giugno e ottobre prevede quattro appuntamenti preparatori a un grande evento finale, il 9 novembre 2020, per raccontare il ruolo e l’importanza delle biotecnologie: non solo per la capacità di migliorare le nostre vite, ma anche come asset strategico su cui puntare per il rilancio e, in generale, il futuro del Paese.
Il format prevede quattro speciali di StartupItalia Live – che si possono seguire sulle nostre pagine Facebook, LinkedIn e YouTube – alle quali partecipano diversi ospiti moderati da Giampaolo Colletti, manager e giornalista su molte testate nazionali, tra cui anche StartupItalia. Le sessioni live hanno l’obiettivo di divulgare i principali messaggi emersi nelle riunioni, a porte chiuse, dei gruppi tecnici di lavoro, che si svolgono precedentemente tra gli associati di Assobiotec, gli stakeholder del settore e le Istituzioni. L’evento conclusivo, composto da una plenaria e alcuni workshop verticali, costituirà invece l’occasione per presentare un Manifesto e, soprattutto, un Documento di Posizione – con proposte operative per la crescita e lo sviluppo del settore, per le imprese e il Paese – che verranno messi a disposizione del governo italiano.
Tech transfer e finanziamenti all’innovazione nel settore biotech
Il progetto, dunque, compie la sua ultima tappa lunedì 12 ottobre, partendo con la riunione a porte chiuse – dalle 14 alle 16 – del quarto gruppo di lavoro su “Investire nel futuro”, per avviare una riflessione condivisa su come attrarre più investimenti, sia pubblici che privati, e su come migliorare i processi di tecnology transfer in ambito biotech e non solo. Secondo il nuovo rapporto su Le imprese di biotecnologia in Italia, realizzato grazie alla collaborazione tra Assobiotec ed ENEA, gli investimenti complessivi in R&S delle imprese censite ammontano a 2,3 miliardi di euro mentre gli investimenti in R&S biotech superano i 760 milioni, di cui il 92% nell’area della salute. Da rilevare che è stato registrato un incremento totale di oltre il 7% rispetto al 2016 e del 25% rispetto al 2014.
Le principali fonti di finanziamento anche per le imprese biotecnologiche sono l’autofinanziamento – utili non distribuiti – e i crediti bancari. Data l’alta intensità di ricerca del settore, a giocare un ruolo rilevante sono anche le sovvenzioni e i contributi a fondo perduto, soprattutto per i progetti di ricerca. E non è trascurabile, rispetto al passato, un maggior ricorso a canali di finanziamento innovativi, come l’equity crowdfunding, oltre a business angels (dallo 0,9% al 2,4%) e fondi di venture capital (dallo 0,4% al 2,1%). L’emergenza sanitaria legata all’attuale pandemia da nuovo coronavirus ha, inoltre, messo in moto numerosi meccanismi di finanziamento legati innanzitutto all’apertura straordinaria di bandi internazionali. Una vera e propria chiamata alle armi per imprese ed enti di ricerca attivi nella messa a punto di diagnostici ultrarapidi, terapie antivirali e altre terapie molecolari.
Un altro capitolo è quello del technology transfer, il passaggio fondamentale che consente l’industrializzazione dei progetti di ricerca. Secondo gli ultimi dati disponibili, l’Italia può contare su una rete di 99 uffici di trasferimento tecnologico (UTT) dedicati alle scienze della vita. Nonostante l’impegno e la dedizione, gli UTT nazionali scontano un evidente sottodimensionamento in termini di risorse e addetti: per ogni struttura, infatti, sono attivi mediamente solo 4,2 addetti al trasferimento della conoscenza, mentre se ne contano ben 8,5 nelle analoghe strutture estere. Per colmare questo gap, l’Italia ha finalmente deciso di intraprendere alcuni importanti passi lungo la traiettoria della politica dell’innovazione. In particolare, sono stati varati alcuni bandi e iniziative con gli obiettivi di facilitare l’incontro tra ricercatori e imprese, portare gli sviluppi della ricerca a uno stadio più vicino all’applicazione industriale, e formare figure specifiche come quelle dei manager dell’innovazione.
Si torna in diretta
A seguire – dopo il tavolo di lavoro a porte chiuse – dalle 17 e fino alle 18, una nuova puntata speciale di StartupItalia Live, questa volta dedicata al tema Investire nel futuro, con un focus sui temi legati all’attrazione degli investimenti e del trasferimento tecnologico. A confrontarsi con Giampaolo Colletti saranno Pierluigi Paracchi – founder e ceo di Genenta Science – che spiegherà quanto sia difficile nel nostro Paese far dialogare le buone idee con il mercato e cosa manca agli UTT nazionali per essere realmente il ponte fra ricerca e prodotto; Federica Draghi – investment director in Genextra – che illustrerà la strada da percorrere alle startup innovative che operano nel settore life science per crescere e consolidarsi, nonché quali sono i principali ostacoli che oggi impediscono a tante promettenti realtà nazionali di svilupparsi; Federico Testa – Presidente ENEA – che proverà a rispondere alla domanda su come sia possibile indirizzare parte delle risorse pubbliche del primo fondo italiano interamente dedicato al technology transfer a beneficio delle startup innovative; Alessio Beverina – segretario generale di VC Hub Italia, nonché co-founder e general partner presso Panakès Partners – che spiegherà come sostenere lo sviluppo del venture capital in Italia; Luca Pagetti – responsabile del Servizio Finanziamento e Crescita Startup presso l’Innovation Center di Intesa Sanpaolo e consigliere di amministrazione del VC Indaco Venture Partners – che approfondirà il ruolo di una grande banca a sostegno della crescita e del consolidamento dell’innovazione nel settore delle scienze della vita; Filippo Satolli – CEO di StartupItalia – che condividerà il panorama e lo stato dell’arte sulle startup in Italia, con un particolare accento su quelle biotech.
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