In occasione del suo cinquantenario la Fondazione svilupperà nella nuova sede una serie di iniziative legate all’innovazione, alla tecnologia e all’imprenditorialità
La Fondazione Agnelli festeggia quest’anno mezzo secolo di vita. È stato uno dei primi enti di ricerca privati italiani, voluto dall’Avvocato Agnelli e istituito nel dicembre 1966 per celebrare i 100 anni della nascita del Fondatore della Fiat, il Senatore Giovanni Agnelli. Da allora ha prodotto decine di ricerche e analisi sulla società italiana, fino a concentrarsi nel 2008 sull’attuale missione: promuovere studi e iniziative sul mondo dell’istruzione, dalla scuola dell’infanzia fino all’università.
Proprio a partire dal successo dell’attività svolta negli ultimi anni, la Fondazione rilancia ora il suo impegno a favore dell’Italia, con un progetto che guarda al futuro. Oltre all’istruzione e alla solidarietà sociale, tradizionali aree di intervento che continueranno a costituire il cuore della sua missione, a partire dal 2017 l’istituzione svilupperà nella nuova sede di Via Giacosa una serie di iniziative legate all’innovazione, alla tecnologia e all’imprenditorialità.
Per presentare il progetto della nuova sede e illustrare l’insieme delle iniziative che saranno realizzate nell’occasione dell’anniversario, una delegazione della Famiglia Agnelli ha incontrato oggi il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presso la Prefettura di Torino, a margine della sua visita a Torino. Erano presenti il Presidente della Fondazione, Maria Sole Agnelli, il Vice Presidente John Elkann, oltre ai componenti familiari del Consiglio di Amministrazione della Fondazione – Anna Agnelli, Simone Avogadro di Collobiano, Tiziana Nasi – e al Direttore Andrea Gavosto. La delegazione ha condiviso con il Presidente Mattarella i contenuti e le finalità dei progetti, invitandolo all’inaugurazione della nuova sede, che è prevista per la primavera del 2017.
La nuova sede della Fondazione Agnelli
A partire dalla primavera del 2017 la Fondazione avrà una nuova sede, ricavata trasformando la storica villa di via Giacosa a Torino, di fronte al Castello del Valentino. Il palazzo, che fu la dimora del Senatore Agnelli, aveva già ospitato la sede della Fondazione Agnelli fino al 2011. Ora, grazie a un progetto originale e avveniristico affidato a Carlo Ratti Associati, lo studio di design internazionale guidato dall’architetto che insegna presso il MIT di Boston, verrà trasformato in uno spazio aperto alla città e alle scuole, dedicato all’innovazione, alle nuove imprese, alla sperimentazione e alla tecnologia.
Nel rinnovato edificio di via Giacosa, la Fondazione Agnelli svilupperà i propri programmi di ricerca e di attività sull’istruzione, mettendo inoltre a disposizione delle scuole laboratori per attività sperimentali e interattive pensate per bambini e adolescenti – ma anche per i loro insegnanti – nel campo della robotica, della programmazione, della scienza e della manifattura innovativa. I programmi didattici saranno realizzati in collaborazione con partner di primo piano tra i quali Talent Garden, il CERN di Ginevra, Comau, FabLab Torino e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).
Talent Garden, la più grande comunità fisica in Europa di talenti del digitale, forte della sua esperienza nel campo dell’innovazione, in qualità di main partner avrà il compito di gestire i nuovi spazi di coworking: su di una superficie di circa 2.000 m2 troveranno sede startup e imprese innovative, che condivideranno aree di lavoro e spazi per eventi, attività di formazione e di sostegno all’imprenditorialità, oltre che di incontro e di confronto sui temi dell’innovazione e dell’istruzione.
Nell’edificio sarà presente anche Sella Lab, il polo d’innovazione e acceleratore d’impresa voluto da Banca Sella per aiutare a crescere i progetti di giovani talenti e supportare le aziende nel processo di trasformazione tecnologica. Banca Sella, in partnership con dpixel, ha inoltre manifestato il proprio interesse per fare della sede torinese uno dei poli nazionali del progetto Primo Miglio, attraverso un programma di accelerazione affiancato da un fondo di venture capital per finanziare le start up italiane innovative.
La nuova sede ospiterà anche la Scuola di Alta Formazione al Management, l’istituzione no-profit per la formazione post-lauream, inserita nel network europeo del Collège des Ingénieurs. Fondata nel 2009 dalle Fondazioni Agnelli, Garrone e Pirelli, la SAFM vi terrà i corsi del proprio programma MBA e le altre attività didattiche e di consulenza per le aziende nel campo dell’open innovation, in particolare attivando progetti di collaborazione tra startup e aziende nazionali e internazionali.
Presso la sede della Fondazione verrà inoltre istituito il Centro di Ricerca sull’Imprenditorialità del Politecnico di Torino, allo scopo di costituire un osservatorio permanente sul tema dell’imprenditorialità e dell’innovazione, favorire il coordinamento tra i diversi attori presenti sul territorio e proporre indicazioni di policy pubblica funzionale allo sviluppo delle imprese basate sulle nuove tecnologie. La partnership con il Politecnico è inoltre aperta a nuovi sviluppi riguardanti il trasferimento di tecnologie verso le imprese, con particolare riferimento a progetti relativi alla dimostrazione di tecnologie, allo scopo di favorire la creazione di start-up focalizzate sul manufacturing innovativo.
Nel nuovo edificio vi sarà infine un centro incontri per offrire occasioni di dialogo tra tutti coloro che condividono l’interesse per l’istruzione, l’innovazione e le tecnologie. A tale scopo è stata avviato un accordo di collaborazione con Second Home, il creative accelerator fondato a Londra da Rohan Silva e Sam Aldenton: insieme a Talent Garden contribuirà alla realizzazione di un programma di incontri e di eventi che porterà a Torino imprenditori seriali, ricercatori e protagonisti della scena mondiale della creatività, della scienza e della tecnologia. Attraverso Second Home, inoltre, gli imprenditori italiani potranno accedere ad una serie di eventi e di incontri organizzati a Londra, per stabilire contatti con investitori e sviluppare nuove opportunità di business.
Altre iniziative per il Cinquantenario
Per celebrare il suo cinquantesimo anniversario, oltre al progetto della nuova sede, la Fondazione Agnelli ha messo in cantiere altre iniziative.
– La prima è già partita ed ha lo scopo di promuovere un’impresa innovativa con finalità di pubblico interesse: tra gli 8 progetti imprenditoriali che 40 giovani (studenti della Scuola di Alta Formazione al Management e dottorandi del Politecnico di Torino) stanno sviluppando in questi mesi in collaborazione con il CERN di Ginevra, nell’ambito dell’iniziativa “Innovation for Change”, la Fondazione Agnelli selezionerà l’idea d’impresa più promettente, stanziando un contributo in denaro finalizzato alla costituzione di una vera start up.
– Nel corso della riunione odierna del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Agnelli, è stato inoltre deliberato il raddoppio del budget annuale stanziato per le attività di solidarietà sociale: ciò consentirà a enti, associazioni e individui sostenuti dalla Fondazione di contare su nuove risorse per la realizzazione dei loro progetti in campo sociale e assistenziale.
– Per ribadire il rapporto tra valori dello sport e istruzione, in occasione dei prossimi Giochi Olimpici (5-21 agosto) e Paralimpici (7-18 settembre) di Rio de Janeiro, la Fondazione Agnelli promuove un’iniziativa in collaborazione con il CONI e la Gazzetta dello Sport. La Fondazione erogherà un premio straordinario in denaro a 6 vincitori italiani delle prossime Olimpiadi in Brasile: tra gli sportivi italiani che conquisteranno una medaglia ai prossimi Giochi, 3 atleti (o squadre) di discipline olimpiche e 3 di discipline paraolimpiche riceveranno somme di denaro aggiuntive rispetto ai premi corrisposti dal CONI, impegnandosi a portare la loro testimonianza sul tema dell’impegno e dello sport nelle scuole italiane. A scegliere i vincitori dei premi della Fondazione Agnelli sarà una giuria popolare, costituita dai lettori del sito di informazione sportiva Gazzetta.it
– In questa ricorrenza la Fondazione proporrà una riflessione critica sui primi cinque decenni di attività e di ricerca, cercando di comprenderne l’impatto sulla cultura e la società italiane. Ma soprattutto la Fondazione cercherà, com’è nel suo stile di lavoro, di guardare avanti. Lo farà anche con il progetto “L’Italia tra 50 anni”: una serie di brevi filmati per il web attraverso i quali proporre e fare discutere le opinioni di 50 testimoni sul tema: “come sarà l’Italia tra 50 anni”. Dopo aver partecipato per mezzo secolo alla vita sociale e culturale del Paese, la Fondazione intende così aprire una finestra sul futuro, proponendo all’opinione pubblica visioni originali e spunti di confronto per immaginare le principali trasformazioni che l’Italia vivrà di qui al 2066, nel campo della scienza, della politica, della società, degli stili di vita, dello sport, della cultura e delle arti.