I fatti hanno la testa dura, ostinati e pazienti, perché si appoggiano alle fondamenta irremovibili dei numeri. I risultati di Joule, la scuola di Eni per l’impresa, sono solidissimi e rafforzano l’intero ecosistema nazionale delle startup e degli innovatori sostenibili.
Dopo quasi 3 anni di attività è arrivato il tempo dei bilanci e in questo caso i conti tornano: sono stati esaminati oltre mille progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili e supportato un centinaio di startup con una value proposition sulla transizione energetica e la decarbonizzazione. L’obiettivo di Juole è di selezionare nuovi modelli di business, attraverso la formazione del corretto mindset imprenditoriale e l’accelerazione di startup innovative, contribuendo al raggiungimento dei target Eni di produzione e vendita di prodotti energetici completamente decarbonizzati al 2050.
Ogni anno 10 call for startup e oltre 700 candidature
Stringendo il focus sul biennio 21/22 sono state lanciate, ogni anno, 10 call for startup, ricevendo complessivamente oltre 1400 candidature, provenienti da spinoff universitari, startup e PMI. A fine 2022 sono 118 le startup supportate mediante programmi Joule di pre-incubazione, incubazione, accelerazione e sperimentazione. Circa il 90% di queste startup (pari a 106) è ancora oggi in attività, occupando oltre 600 persone, principalmente in Italia.
Un altro dato molto positivo riguarda la distribuzione di genere: il 13% dei Ceo delle 106 startup in attività è formato da donne, una percentuale persino migliore rispetto ad altri Paesi avanzati come gli Stati Uniti. A novembre 2022 Joule ha partecipato alla startup competition di Women X Impact, una grande opportunità per condividere idee innovative, allargare le conoscenze e supportare la crescita professionale delle donne. Il primo passo per la costruzione di una nuova leadership.
La scuola di Eni che forma gli imprenditori del futuro
Joule è ricca di opportunità destinate a differenti target. Le iniziative si declinano nel Discovery Lab, nell’Acceleration Program e nella piattaforma full distance di learning Joule Open.
Il Discovery Lab è il percorso di idea validation nato con l’obiettivo di supportare aspiranti imprenditori e imprenditrici a validare il proprio progetto imprenditoriale. Dal 2022 il percorso è rivolto anche alle aziende per accompagnarle in un processo di co-innovazione e alle persone Eni che vogliano lavorare sullo sviluppo di un mindset imprenditoriale e utilizzarlo per dare vita a nuovi progetti innovativi interni. In tre edizioni Discovery Lab for startup sono state offerte opportunità a 21 team di approfondire aspetti quali value proposition, analisi di mercato, business model, go to market strategy e prototipazione, grazie alla guida di formatori professionisti ed esperti Eni, per un totale di oltre 100 ore di formazione e mentorship. I team vincitori di ciascuna edizione hanno ricevuto in premio un percorso di sviluppo verso la costituzione di una vera e propria startup grazie al supporto di PoliHub, Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico di Milano, gestito dalla Fondazione dell’Ateneo, oltre alla partecipazione ai laboratori esclusivi sulla misurazione dell’impatto e i servizi di consulenza da parte degli expert di Eni.
L’Acceleration Program è progettato per supportare l’intero ciclo imprenditoriale di una startup con focus sulla transizione energetica, grazie all’interazione fra imprese, università e partner specialistici sul territorio.
La piattaforma Joule Open offre strumenti didattici per la crescita imprenditoriale attraverso l’approfondimento di tematiche specifiche, l’accesso a challenge e l’opportunità di accedere a un network di formatori d’eccellenza.
Valore generato per il Paese e per Eni
Gli ambiti di innovazione dei progetti imprenditoriali proposti vanno dalla digitalizzazione dei processi all’economia circolare, dalla decarbonizzazione della value chain alle energie rinnovabili, dall’energy storage all’agribusiness. Per quanto riguarda il livello di maturità delle startup del portfolio Joule, il 15% è in fase di sviluppo dell’idea (concept stage), il 51% è rappresentato da startup early stage, ovvero realtà che hanno un prototipo funzionante, il 24% ha già un prodotto disponibile (seed stage) infine il 10% è costituito da realtà innovative pronte per l’ingresso nel mercato (growth stage).
Uno degli indicatori della qualità delle startup è il valore economico, e anche da questo punto di vista le aspettative sono ampiamente soddisfatte: se nel 2021 il fatturato del 50% delle startup in seed e growth stage era di circa 3 milioni di euro, nel 2022 si sono raggiunti oltre 6 milioni di euro e si stima un fatturato di quasi 14 milioni di euro il prossimo anno con ricadute positive anche per le imprese dell’indotto.
Inoltre, grazie a Joule, Eni sta già collaborando con alcune realtà promettenti guidate da innovatori talentuosi che potrebbero contribuire allo sviluppo di filiere ad emissioni sempre più ridotte e alla generazione di benefici ambientali e sociali per tutti. Queste startup sono state individuate attraverso i programmi sviluppati da Joule in collaborazione con partner d’eccellenza su tutto il territorio italiano (acceleratore ZERO, programma Open Italy, VeniSIA, FAROS, call Basilicata Pitch2Pitch, Tech4Planet, solo per citarne alcuni).
Si contano in particolare 16 collaborazioni con Eni che hanno coinvolto sia le direzioni generali, sia le società controllate e le funzioni di supporto.
Inoltre a novembre 2022 è stato lanciato il progetto ORa! – Outpost Ravenna for Energy Transition, il sesto hub italiano aperto da Joule dopo Milano, Roma, Venezia, Taranto e Metaponto.
Eni Award: menzione speciale “Eni Joule for Entrepreneurship”
Quest’anno si è celebrata la seconda edizione della menzione speciale Eni Joule for Entrepreneurship nell’ambito della tredicesima edizione del premio Eni Award, con l’obiettivo di promuovere l’applicazione, la valorizzazione e il trasferimento delle tecnologie favorendo nel contempo la creazione di un ecosistema dell’innovazione sostenibile. A ottobre tre team hanno ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il prestigioso riconoscimento per il valore dei loro progetti imprenditoriali. I team premiati sono stati AraBat, che sviluppa processi innovativi per il riciclo di batterie al litio esauste; Sinergy Flow, che propone una batteria a celle di flusso basata su scarti ricchi in zolfo sottoprodotto delle lavorazioni petrolchimiche; Ricehouse, che trasforma gli scarti derivanti dalla lavorazione del riso in materiali naturali per la bioedilizia e la bioarchitettura. Una magnifica storia che non si esaurisce, infatti nel febbraio 2023 sarà lanciato il nuovo bando per partecipare alla terza edizione dell’Eni Award.