Quello dei pagamenti e in generale del fintech è un mondo in assoluta esplosione. Sempre più sofisticato, personalizzato, analitico e utile. Specialmente fra i colossi hi-tech e i cosiddetti over the top, in formule e modalità ovviamente differenti. Stavolta, un po’ a sorpresa dalla fiera Money 20/20 di Las Vegas, è il turno di Uber, che torna a interessarsi al settore dopo i primi passi addirittura nel 2016: la piattaforma per la mobilità (auto, bici e altri servizi a chiamata via app) ha lanciato il suo Uber Money. Si tratterà di una divisione specializzata in “tecnologie e prodotti legati alla finanza che offrono valore aggiunto alla community di Uber, alla velocità di Uber” si legge in una nota pubblicata dal capo Peter Hazelhurst.
Le novità per autisti e rider
Si tratta di una serie di funzionalità destinate anzitutto ai conducenti e ai fattorini che guidano o trasportano cibo a domicilio tramite lo spin-off Uber Eats. Nel primo caso, i collaboratori della piattaforma potranno disporre immediatamente del denaro guadagnato, senza attendere l’accredito settimanale, su un conto bancario targato Uber (Uber Debit) a cui è collegata una carta di debito, Uber Debit Card, del circuito Visa in partnership con la startup californiana Green Dot. Usandola, gli autisti otterranno un cashback sui rifornimenti di carburante dal 3 al 6% del totale a seconda del livello. Tutto questo finirà in un nuovo Wallet accessibile dall’app ai milioni di autisti ma anche ai clienti, direttamente dall’applicazione principale e da Eats.
Cosa cambia per i clienti
Questo dal lato, per così dire, interno. Per la clientela generica, invece, Uber ha rilanciato la sua carta di credito, introdotta per la prima volta quasi due anni fa. Per attrarre più clienti il cashback sale fino al 5% per i servizi Uber (corse in auto, ordini di cibo, noleggio di bici Jump, appena sbarcate anche a Roma, elicottero da Manhattan all’aeroporto New York-Jfk, semmai ne avrete disponibilità e modo) disponibili come Uber Cash.
Da Apple con la sua carta di credito, Apple Card, al maxiprogetto di Facebook e altre decine di sigle sulla criptovaluta Libra, passando per le novità in termini legislativi appena entrate in vigore – per esempio la direttiva Psd2 in Europa – il modo in cui ci scambiamo denaro, paghiamo e ci relazioniamo all’acquisto di beni e servizi cambierà alla radice, fidelizzandoci verso chi ci restituirà nell’immediato una quota di quelle spese e offrirà un’esperienza più snella e veloce.