Fino al 16 luglio è possibile inviare la propria candidatura per accedere al fondo stanziato dalla Regione Lazio per la creazione e il consolidamento di startup innovative e iniziative di spin-off della ricerca
Promuovere la creazione di startup innovative e sostenere le loro prime fasi di avviamento così da renderle interessanti per il mercato del capitale di rischio e consentirgli di reperire le risorse necessarie per consolidare l’idea di business. Questi gli obiettivi perseguiti dalla Regione Lazio attraverso l’avviso pubblico “Pre-seed” dotato di 4.000.000 di euro. Le beneficiarie del bando sono tutte le startup innovative on sede operativa nel Lazio, costituite dopo la data di pubblicazione del bando. Le modalità di adesione sono pensate per promuovere l’intervento di operatori, come ad esempio i “business angels”, che, nella delicata fase del pre-seed, siano in grado di fornire alle startup innovative anche un sostegno operativo e non esclusivamente finanziario.
Il bando “Pre-seed”: obiettivi e modalità di accesso
Il contributo è a fondo perduto ed è destinato a sostenere due tipologie di attività: le startup nate dagli spin-off della ricerca e le startup innovative ad alta intensità di conoscenza. Le modalità di concessione ed erogazione dei contributi si differenziano a seconda della tipologia di attività dei beneficiari: le startup nate da spin-off della ricerca, possono ottenere un contributo che va da 10.000 € a 100.000 € e deve corrispondere al massimo alla somma del valore dell’apporto di tempo lavorativo fornito dai “soci innovatori” nel primo anno e del valore dell’apporto di capitale. L’apporto di tempo lavorativo deve rappresentare almeno il 50% del totale degli apporti validi. La Regione intende così finanziare startup costituende nelle quali sia chiara la presenza di almeno un “socio innovatore” proveniente dal mondo della ricerca (pubblica o privata) e che ne valorizzino gli esiti dell’attività di ricerca.
Per ciò che concerne le startup innovative ad alta intensità di conoscenza, il contributo è pari al massimo al 100% dell’apporto di capitale fornito dai soci, con un importo che va da 10.000 € a 30.000 €. In presenza di investitori terzi e indipendenti (investitori professionali, business angels, raccolta tramite equity crowdfunding) che apportino capitale in misura pari ad almeno 10.000 €, il contributo massimo concedibile è pari a 40.000 €. Gli investitori terzi e indipendenti non possono in nessun caso acquisire la maggioranza del capitale sociale. Inoltre, sono presenti incentivi per i progetti presentati da Pmi aggregate.
I progetti finanziabili devono essere basati su una soluzione innovativa da proporre sul mercato, già definita al momento della presentazione del progetto sebbene da consolidare; avere dei soci e/o un team dotati di capacità tecniche e gestionali che assicurino il proprio impegno allo sviluppo del progetto; prevedere un piano di attività a un anno che – anche tramite il consolidamento e l’integrazione del capitale tecnologico e di quello umano iniziale – renda credibile il progetto entro tale termine così da attrarre gli investimenti degli operatori del mercato del capitale di rischio dedicato alle start up.
Il coinvolgimento di coinvestitori terzi non è obbligatorio, ma è considerato come un elemento premiante in grado di incrementare il finanziamento concesso. Dopo la presentazione dei primi 34 progetti vincitori (23 startup innovative e 11 spin-off della ricerca), che si è svolta lo scorso 24 maggio presso lasede di LVenture Group al Luiss Enlabs di Roma, il bando è stato prorogato fino al 16 luglio. La modulistica per completare la candidatura è disponibile su questo sito.