Non sarà l’uomo più amato d’America Peter Thiel per il suo sostegno economico a Donald Trump, ma il suo “radar” per gli affari è sempre più efficace, specie nel fintech. Il fondatore di PayPal e di ben quattro fondi di investimento (Founders Fund, Valar Ventures, Mithril Capital Management, Clarium Capital) ha quote di partecipazione in alcune delle più interessanti fintech mondiali ed europee. Nel suo portfolio ci sono Stripe leader nei pagamenti digitali, Transferwise, canale alternativo per trasferire denaro, Number26, servizio di online banking e Kreditech nel lending.
La sua ultima scommessa si chiama Deposit Solutions, startup tedesca che attraverso un singolare meccanismo che vi spieghiamo permette ai suoi clienti di beneficiare di tassi di interesse da diverse banche su un unico conto bancario. Thiel ha preso parte a due round (un primo di 15 milioni di euro e un secondo di 16,5, come rivela Business Insider) nella promettente startup che recentemente ha superato il miliardo di depositi e può contare su circa 35mila utenti.
Come funziona Deposit Solutions
Deposit Solutions, la fintech di Tim Sievers, laureato in economia ad Amburgo con un passato come manager negli investimenti, va immaginata come un network di banche. Alcune, chiamate “client banks” hanno un’eccessiva liquidità e bisogno di investire. Le altre, “product banks” offrono prodotti, come conti di risparmio con alti tassi di interesse, ma hanno bisogno di depositi. È qui che si inserisce la piattaforma che fa incontrare domanda ed offerta per offrire vantaggi ai consumatori.
Business Insider spiega in che modo. Immaginiamo una banca A che offre il 2% di interesse sui conti di risparmio e ha una liquidità in eccesso e soldi da prestare. Per contro c’è una banca B che offre tassi di interesse molti più alti del 5% e ha bisogno di depositi. La piattaforma consente alla banca A di offrire ai suoi clienti i servizi della banca B, che in cambio ottiene liquidità. Così spiegato il modello è un win to win. La banca A potrà avere clienti più soddisfatti che molto probabilmente le rinnoveranno la fiducia. La banca B avrà i soldi di cui ha bisogno. I clienti della banca A potranno beneficiare di tassi di interesse più alti senza essere costretti ad aprire altri conti.
Tra i clienti anche Deutsche Bank
Recentemente la piattaforma ha firmato un accordo con Deutsche Bank. A oggi la piattaforma è attiva in Svizzera e Germania. L’investimento permetterà alla fintech di espandere il suo modello di business in altri Paesi. Oltre a Thiel hanno investito altri venture americani come Greycroft Partners e e.ventures. Il round porta la startup a una valutazione di 110 milioni di euro. I soldi saranno spesi in larga parte per continuare il piano di espansione. Prossimo obiettivo è l’UK. Sievers e il team sperano di raggiungere il mercato britannico entro il prossimo anno.
I grattacapi di Thiel
Un articolo dal titolo emblematico di Bloomberg, dal titolo “Peter Thiel’s Politics become a deal-killer in Silicon Valley” offre bene l’idea di quanto le scelte politiche, l’appoggio a Trump nella corsa alla poltrona presidenziale (con una donazione di 1,25 milioni) hanno complicato gli affari di Thiel, secondo la rivista americana che riporta un episodio significativo. Quello di una startup, Backstage Capital, che ha rifiutato 500mila dollari di finanziamento da parte di un venture vicino a Thiel proprio per le scelte politiche dell’imprenditore: «A causa delle posizioni di Thiel, la mia azienda ha rifiutato mezzo milione di dollari. Non potevamo permettere al denaro di Thiel di “scorrere nelle vene della nostra compagnia”. Problema tosto, decisione semplice» è il tweet di Arlan Hamilton, responsabile dell’azienda.
Il rischio è secondo Bloomberg che Thiel possa farsi un pericoloso vuoto intorno in un clima che vede la Silicon Valley patteggiare per Hilary Clinton: «La presidenza di Trump sarebbe un disastro per l’innovazione» è la sintesi di una lettera scritta da 100 leader dell’hitech USA, come Pierre Omidyar, fondatore di EBay e Ev Williams, cofondatore di Twitter.