Nella città che è diventata l’eldorado delle startup parte il Web Summit. Ma come mai Lisbona attrae così tanti talenti? E così tanti investimenti?
Non passa mese senza che venga pubblicato un nuovo articolo che esalti Lisbona come la migliore destinazione per le vacanze, come la città più sicura d’Europa e l’ultimo eldorado immobiliare. Altrettanto spettacolare è la crescita esponenziale dell’ecosistema tech della città dove, negli ultimi 12 mesi, il numero di nuove imprese, di convegni sulla tecnologia e di spazi di coworking inaugurati è stato più alto che in qualsiasi altra parte d’Europa.
Il denaro arriva soprattutto da investitori e da organizzatori di eventi tech
Il settore tech portoghese sta crescendo ad una velocità doppia rispetto agli altri poli tecnologici europei e, solo nell’ultimo anno, ha raccolto 350 milioni di dollari di investimenti. In Portogallo i fondi di private equity sono più che triplicati negli ultimi tre anni, arrivando a 7 miliardi di euro, secondo i recenti studi di settore: gli investitori accorrono attratti da un’economia in ripresa ed affamata di capitali.
Molti sono gli eventi tech che si sono stabiliti a Lisbona, primo tra tutti il Web Summit, la più grande conferenza sulla tecnologia che, dopo 3 anni di prova, ha deciso di prolungare il suo soggiorno all’ ‘Altice Arena’ di Lisbona per altri 10 anni. Si prevede che questa scelta comporti l’arrivo di 80.000 professionisti del settore e 3.5 miliardi di dollari di ricavi per il Paese nella prossima decade. Il Lisbon Investment Summit, che si tiene ogni anno a giugno, è invece un’opportunità per le startup locali ed early stage, per promuovere iniziative imprenditoriali internazionali ed ha contribuito in modo significativo all’inserimento di Lisbona nella mappa tecnologica europea. Singularity University, Dig publishing, Go Youth, hanno tutti scelto Lisbona per stabilire la loro sede centrale o distaccata negli ultimi anni.
Il bacino di talenti di Lisbona è globale e abbondante
Il sistema d’Istruzione portoghese sta alimentando lo scenario tecnologico del Paese con persone giovani altamente qualificate. Il Portogallo possiede infatti uno dei migliori sistemi educativi d’Europa, con un particolare riguardo per la formazione nel campo high tech se paragonato agli altri paesi d’Europa. Tutte le principali città universitarie del Paese hanno un politecnico, dove il numero pro capite di ingegneri che vengono formati è tra i più alti rispetto ad altre nazioni. Ad esempio: il Politecnico di Braganca, l’UpTec di Porto, l’Instituto Superior Técnico, l’Instituto Politécnico di Lisbona ed ora anche la Nova School of Business and Economics, il nuovo campus di Carcavelos, al lato della capitale. Non sorprende che con il boom economico di Lisbona molti giovani portoghesi qualificati stiano scegliendo di restare in Portogallo, piuttosto che andare a caccia del loro primo lavoro all’estero.
Il Portogallo, ed in particolare Lisbona, hanno visto giovani al primo lavoro e noti professionisti internazionali qualificati trasferirsi nei propri confini come Felix Petersen della Faber Ventures, Simon Schaefer della Startup Portugal e Rohan Silva che ha lasciato Londra pochi anni fa per lanciare gli uffici di ‘Second Home’ a Lisbona.
Stabilirsi a Lisbona è facile e molte persone la stanno scegliendo
La capacità della città di assorbire e accelerare nuovi affari continua a crescere, rendendo più veloce e più facile l’avvio di una startup a Lisbona rispetto a molti altri poli tecnologici d’Europa. Beta-i, lo storico acceleratore di impresa e spazio di coworking di Lisbona, è triplicato negli ultimi 12-18 mesi, arrivando a circa 70 impiegati. Dozzine di nuovi spazi di lavoro hanno aperto nell’ultimo anno, come Heden, IDEIA e Cowork Lisboa, giusto per nominarne alcuni. Soho House ha annunciato recentemente che sarà aperta una sede a Lisbona a partire dal 2020. Infine la città ha annunciato la nascita del Beato Creative Hub, il più grande incubatore del mondo grazie a 35.000 metri quadrati, la cui apertura è prevista prima della fine del 2018 e che si stima creerà 3.000 nuovi posti di lavoro.
Non è mai stato così facile trovare un posto dove accelerare un’impresa o avviare un’attività freelance nel cuore della frenetica scena tecnologica di Lisbona. Decine di startup internazionali stanno scegliendo Lisbona come loro sede centrale. Aziende come Linkilaw, JungleAi, e Yoochai, tutte gestite da fondatori internazionali, hanno deciso di lanciare o trasferirsi a Lisbona a breve. James Al, con sede a New York, ha aperto un ufficio qui, e così ha fatto anche Veniam dopo una raccolta fondi di 26.9 milioni di dollari fatta all’inizio di quest’anno.
Persino giganti multinazionali stanno scegliendo la città dei sette colli come possibile base per crescere ulteriormente, Daimler aprirà presto un importante polo tecnologico, e Google ha rivelato l’intenzione di lanciare un polo d’ingegneria a Oeiras, a pochi passi dalla spiaggia mozzafiato di Lisbona, preannunciando la creazione di 500 posti di lavoro nel settore tecnologico nei prossimi mesi.
Il successo sopra la media delle startup di prima generazione
Lisbona si è davvero guadagnata il suo successo. La prima generazione di startup è apparsa tra i 5 ed i 10 anni fa, quando nessuno ancora credeva nel potenziale del Portogallo come un incubatore per l’alta tecnologia, vista la dura recessione, le strette salariali e una prospettiva economica tutt’altro che rosea. Queste startup hanno lavorato duramente nell’ombra, autofinanziandosi e perfezionando silenziosamente i propri prodotti testandone l’efficacia in uno dei mercati più difficili e nel mezzo di una delle peggiori recessioni nella storia del Paese. Per crescere hanno dovuto pensare con ottica internazionale fin dal primo giorno e superare gli ostacoli che comporta l’espansione in Europa.
Un impressionante numero di pionieri della scena tecnologica portoghese ha raggiunto il successo internazionale. Questo è il caso di grandi nomi come TalkDesk, Uniplaces, Unbabel, Codacy, Farfetch o Aptoide. Tra loro una manciata sono sulla buona strada per diventare degli “unicorni”, come Outsystems che ha raccolto fondi per 360 milioni di dollari da Goldman Sachs e KKR.
Tra il brivido del denaro e l’attenzione crescente, una delle risorse più preziose di Lisbona resta la prima ondata di startup che si sono sviluppate con successo. Così come queste piccole realtà sono silenziosamente diventate aziende rinomate a livello internazionale con attività in città come Londra, New York (Codacy) o San Francisco (Unbabel), le aziende tecnologiche più affermate di Lisbona stanno offrendo la condivisione di conoscenze e buone pratiche essenziali per il successo e la redditività di un polo tecnologico.