Western Union, il marchio globale di trasferimento denaro tra diversi Paesi, ha annunciato l’apertura del suo servizio di trasferimento di denaro online in altri cinque Paesi: Repubblica Ceca, Ungheria, Lituania, Malta e Slovacchia. Il servizio di invio e ricezione denaro interamente attraverso il canale online diventa così disponibile in 29 Paesi ma consente la possibilità di raggiungere tutti i 200 Paesi in cui il servizio WU è presente. L’azienda ha ricevuto aspre critiche in passato per il suo modello basato sulla rete di agenti. Per tutta risposta ha iniziato a mettere in piedi una strategia multicanale e per farlo negli ultimi due anni ha scndagliato tutte le possibili innovzioi tecnologiche in ambito fintech. Già oggi circa il 6% delle revenue di WU a livello globale deriva da servizi digitali online e mobile (westernunion.com e mobile money transfer).
La scelta di investire in più canali à è stata dettata dalle pressioni derivanti dal mercato delle rimesse di pagamento, dove avanzano sempre più le startup (come TransferWise, WorldRemit, Xoom…) ha ammesso Khalid Fellahi, senior vice president e general manager di Western Union.
Per questo, ciò che prima era un di più (un sito internet efficiente e intuitivo, un app semplice da usare) oggi è diventato il perno centrale della nuova strategia che WU intende ancora sviluppare ed evolvere. A tendere tutto dovrà essere perfettamente connesso: i 500 mila agenti, i diffusissimi chioschi e gli atm ed il mondo online naturalmente, con il suo sito e il mobile wallet. Solo così l’azienda potrà mantenere la sua promessa di favorire l’invio di denaro in tutto il mondo attraverso il proprio network consentendo lo scambio di 120 diverse valute. Una piccola nota: nessun cenno all’argomento costi (di trasferimento del denaro). Forse perché per questi colossi la difficoltà di offrire costi di trasferimento inferiori (come quelli di numerose startup) resta ancora un tallone d’Achille.