Secondo il Washington Post, Elon Musk avrebbe trascorso il proprio ultimo fine settimana cercando – senza riuscirvi – di convincere Donald Trump a revocare i dazi, specie quelli sulla Cina dove lo ricordiamo Tesla produce auto elettriche nella gigafactory di Shanghai.
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Nelle stesse ore l’imprenditore sudafricano era apparso, visibilmente irritato, in collegamento col Congresso della Lega dove aveva ribadito la propria contrarietà ai dazi: «Spero che gli Stati Uniti e l’Europa riescano a realizzare, a creare una partnership molto stretta, spero che ci sposteremo a una situazione di zero dazi in futuro, con una zona di libero scambio tra l’Europa e il Nord America – ha detto il numero 1 del DOGE – Questa è la mia speranza per il futuro».
Dazi, cosa ha “scritto” Elon Musk sul suo X
Nella giornata di ieri, inoltre, il patron di Tesla, X e SpaceX ha pubblicato sul proprio social un vecchio video in cui Milton Friedman, premio Nobel per l’economia (scomparso nel 2006) e uno dei più fervidi sostenitori del libero mercato, illustrava con una matita “la magia del sistema dei prezzi” e la necessità di avere commerci senza barriere.
Secondo il Washington Post la rottura di Musk con Trump sulle tariffe, priorità dell’amministrazione americana, sarebbe il disaccordo più importante tra il presidente e il suo principale consigliere, nonché finanziatore della campagna elettorale.