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Quando la curiosità diventa un’opportunità per favorire la propria vocazione imprenditoriale, è il momento di partecipare ai programmi di intrapreneurship aziendale. Una curiosità imprenditoriale stimolata in Eni grazie a programmi pensati per stimolare le persone a trasformarsi in imprenditori di sé stessi, al servizio dell’azienda. Si tratta di un salto di specie, un moltiplicatore del valore e del talento raggiungibile grazie anche ai programmi che Joule propone.
I progetti complessi vanno spiegati e non si possono unicamente riassumere in freddi set di numeri; ma sono comunque i numeri a costruire le basi solide di una prospettiva. L’intrapreneurship di Joule in questi anni ha prodotto una serie di risultati interessanti: nel 2023 più di 1.200 persone Eni si sono iscritte alla piattaforma e-learning Joule Open e oltre 400 sono state coinvolte in programmi di imprenditorialità interna.
Oltre 100 professionisti di Eni hanno partecipato a iniziative in qualità di mentor, per supportare le startup del network di Joule. Inoltre, 90 risorse Eni sono stati coinvolte in progetti di sensibilizzazione sulle competenze imprenditoriali e 50 persone di Eni hanno generato nuove idee all’interno del Joule Discovery Lab for Eni people.
Ne abbiamo parlato con Luca Dal Forno, Head of Origination & Intrapreneurship di Joule. Come sviluppare le competenze imprenditoriali di persone con un mindset tipicamente aziendale? Come si diventa imprenditori condividendo le proprie idee con le filiere energetiche di una multinazionale? Tutto parte dalla ricerca della vocazione imprenditoriale, che va accuratamente individuata e promossa.
Luca Dal Forno, Head of Origination & Intrapreneurship di Joule.
Dal Forno, come si scopre il potenziale imprenditoriale di una persona Eni?
Organizziamo percorsi che coinvolgono colleghi con varie competenze al fine di stimolarne la consapevolezza che tutti possediamo delle capacità imprenditoriali. L’obiettivo è liberare tali capacità mettendole nelle condizioni di sviluppare nuovi approcci al lavoro ed idee innovative da applicare nel loro lavoro in Eni.
Come vengono stabilite le iniziative di intrapreneurship di Joule?
I progetti di intrapreneurship sono dedicati a tutti coloro che in Eni vogliano mettere alla prova le proprie idee in una prospettiva di sviluppo imprenditoriale, all’interno dell’azienda. Le iniziative rispondono a delle esigenze evidenziate dalle linee di business dell’azienda. La programmazione viene orientata in coerenza con le specifiche necessità attraverso un confronto attivo con i referenti delle risorse umane e della linea. La chiave del successo è proprio questa sinergia tra le varie funzioni competenti che avviene a monte dell’avvio dei programmi.
Una volta individuate le persone, come interviene Joule?
Dopo aver delineato la struttura dell’iniziativa, definendo i temi, i partecipanti e i mentor, Joule favorisce la valorizzazione delle capacità imprenditoriali dei colleghi fornendo gli strumenti per dare forma alle proprie idee. Valutiamo con attenzione la qualità dei contributi dei partecipanti e cerchiamo di provocare curiosità per la cultura imprenditoriale, da sviluppare all’interno di una energy company.
Qual è il valore aggiunto di un programma di intrapreneurship?
I risultati dei progetti di intrapreneurship vengono alimentati anche dopo la loro conclusione. Le idee sviluppate vengono adottate all’interno delle attività quotidiane: questo rappresenta il valore aggiunto per le nostre aree di business. Ma non si tratta solo di questo, anzi. Le finalità per le nostre persone sono più ampie e riguardano il mindset, la consapevolezza delle proprie capacità e dell’ulteriore contributo che possono dare in azienda.
In che modo la mobilità aziendale è stimolata?
Tutto parte da un innesco: una rinnovata motivazione e la voglia di migliorarsi. Un professionista appassionato desidera evolvere nel corso della sua carriera. L’intrapreneurship di Joule può essere il motore del cambiamento, alcune persone scoprono attitudini e talenti che non immaginavano di avere. Si accende così una rinnovata curiosità, cresce la voglia di aggiungere competenze stimolando la mobilità aziendale verso nuovi settori, dove poter dare un contributo. L’intrapreneurship apre prospettive sorprendenti, in taluni casi.
Qual è il livello complessivo dai partecipanti ai programmi?
Parlerei appunto di livelli, perché non è possibile stabilire un gruppo univoco. Incontriamo colleghi con elevati skill imprenditoriali che conoscono già bene i temi dei quali andremo a discutere. Ed altri che invece vanno formati dal principio. Ciò che li accomuna è l’apertura mentale necessaria per diventare imprenditore di sé stesso all’interno del perimetro delle attività di una società come Eni.
Con quante persone lavorate?
Abbiamo selezionato fino a 30 persone per iniziativa specifica ed in tutte le sessioni di lavoro dedichiamo attenzione anche ad un’equilibrata distribuzione di genere dei partecipanti.
Quali sono le difficoltà più rilevanti del percorso imprenditoriale?
Oggi l’intrapreneurship è apprezzata e stimolata dai vertici di Eni, La cultura aziendale è generalmente favorevole verso i programmi di imprenditorialità, percepiti come una leva di business da integrare all’interno della quotidianità lavorativa. Tuttavia, è comprensibile che all’interno di una grande società come Eni vi siano sensibilità e priorità differenti, legate ai background di ciascuno. A volte capita di confrontarsi con alcune resistenze, perciò è molto importante dedicarsi alla corretta comunicazione ed al coinvolgimento dei colleghi che, a vario titolo, sono attori nei programmi di intrapreneurship.
Per il successo dei programmi qual è il fattore fondamentale?
Oltre alla forte motivazione ed alla qualità delle idee dei partecipanti è fondamentale la sponsorship e la collaborazione delle linee di business e dell’HR . Questi programmi devono generare effetti concreti su tutta la filiera produttiva, in termini di competenze e creazione di valore.
Qual è un recente caso di successo?
Un’esperienza di successo è quella appena conclusa con Enilive, la società di Eni dedicata alla mobilità sostenibile che fino a poco tempo fa si occupava principalmente di retail e stazioni di servizio. Oggi Enilive si occupa della trasformazione della mobilità, offrendo servizi integrati e prodotti interamente decarbonizzati. Le persone di Enilive hanno fortemente creduto in Joule, tanti professionisti con diverse competenze hanno partecipato ai nostri programmi e le idee recepite sono poi state condivise e apprezzate dal vertice della società che ha dato seguito al progetto di messa a terra delle idee elaborate.