Dal riscaldamento a pavimento alle pompe di calore, come risparmiare sul prezzo del gas in periodi di drastici aumenti in bolletta? Ecco alcuni consigli su caloriferi alternativi.
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Come calcolare i consumi di gas
Secondo Altroconsumo, nel 2023 il metodo di riscaldamento più costoso è risultata essere la caldaia a gas a condensazione, che ha il solo vantaggio di un’economica installazione e di un facile ricambio. E quando si parla di sistemi di riscaldamento si deve considerare, prima di tutto, la tipologia di abitazione, ma anche l’area geografica nella quale ci si trova e la potenza, che procede secondo una scala che varia su dieci livelli, tra quattro livelli A (A1, A2, A3, A4) e i restanti (B, C, D, E, F, G). Quali possono essere, quindi, valide alternative di riscaldamento per ridurre i consumi del gas?
Sistemi di riscaldamento alternativi
Uno dei più comuni sistemi di riscaldamento alternativi per chi vuole sostituire i termosifoni è il riscaldamento a pavimento, che funziona con un serie di resistenze elettriche presenti sotto il pavimento in grado di generare calore in modo uniforme e dal basso verso l’alto. Un’alternativa può essere il riscaldamento a soffitto, che funziona in modo opposto a quello a pavimento: può essere alimentato da un sistema idraulico, con una rete di tubi simile a quella che viene installata per i riscaldamenti a pavimento, oppure elettrico, con pannelli radianti. Rispetto a quello a pavimento è più facilmente installabile (in quel caso, infatti, va sollevata la pavimentazione), ma ha anche un costo maggiore.
Uno dei sistemi più innovativi è il sistema di riscaldamento a infrarossi: quadri a parete riscaldanti che emettono radiazioni infrarosse che colpiscono solamente gli oggetti solidi nel loro raggio d’azione. Il calore viene diffuso per irraggiamento, infondendo calore direttamente sulle superfici presenti nella stanza e di conseguenza anche i corpi delle persone che sono presenti. Alternativa valida è il riscaldamento a battiscopa, che sfrutta proprio quest’ultimo per posizionare i tubi radianti da cui si propaga il calore per riscaldare la casa. I tubi possono generare calore dall’acqua calda o dalle resistenze elettriche. Il vantaggio del riscaldamento a battiscopa è il risparmio energetico: bastano pochi litri di acqua per riscaldare un appartamento. Questo sistema, però, funziona poco per sistemi molto ampi ed è necessario posizionare i mobili a qualche centimetro dalla parete. I termoventilatori sfruttano l’energia elettrica e, diffondo il calore, includendo anche la funzione ventilatore, che distribuisce l’aria in modo omogeneo nelle stanze. Sono di facile installazione e possono essere anche mobili e compatti, con l’unico aspetto negativo dettato dal movimento anche delle polveri, che possono risultare fastidiose per le persone che sono particolarmente sensibili o allergiche ai pulviscoli.
La stufa a pellet e le pompe di calore
La stufa a pellet e la caldaia a biomassa assicurano un maggior risparmio economico rispetto al gas, oltre che una modalità più sostenibile, per la climatizzazione invernale dell’immobile. Ma anche i sistemi di riscaldamento a pompa di calore sono tra i più convenienti a livello economico: serve energia per avviare il sistema, ma poi possono bastare anche 0,4 o 0,5 kilowattora ogni ora. Alcuni modelli sono compatibili solo con un tipo di combustibile, altri con diversi e offrono così una maggiore versatilità. In alcune condizioni è possibile risparmiare sui costi di mantenimento e ridurre le emissioni di carbonio, ma bisogna considerare costi elevati di installazione e lo spazio necessario per lo stoccaggio del materiale. In generale, per risparmiare sulla bolletta il consiglio è quello di investire su un impianto di riscaldamento efficiente e soprattutto una casa coibentata. Inoltre, per seguire in modo pratico il riscaldamento della casa, è utile dotarsi di un impianto di riscaldamento smart, collegato a una app di gestione che permetta di regolare il tutto.