Nella due giorni di summit a Washington l’incontro tra i leader internazionali
Prende il via oggi, giovedì 22 aprile, la due giorni di summit sul clima voluto dal Presidente USA, Joe Biden. La data non è certo casuale, dal momento che è la Giornata Mondiale della Terra. L’occasione sarà fondamentale per gli Stati Uniti che, dopo i quattro anni negazionisti di Trump, puntano a tornare protagonisti nel dibattito sulla lotta ai cambiamenti climatici. Già in campagna elettorale l’ex vice di Barack Obama aveva messo nero su bianco il suo piano per la sostenibilità che prevedeva, tra le tante cose, un forte sostegno alla mobilità elettrica. Al vertice online di oggi parteciperanno leader da tutto il mondo e gli occhi sono puntati all’incontro virtuale tra Washington e Pechino. Il leader cinese, Xi Jinping, sarà presente per dare la propria visione sul futuro del clima.
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Giornata Mondiale della Terra: tutti uniti (per un giorno)
«Le regole stabilite da uno o più Paesi non dovrebbero essere imposte ad altri e l’unilateralismo di singoli Paesi non dovrebbe scandire il ritmo del mondo», così diceva Xi Jinping in un recente discorso. La Cina è il paese che genera più emissioni al mondo, ma è anche quello più avanti per quanto riguarda la tecnologia della mobilità elettrica. Nei piani di Pechino c’è senz’altro quello della tutela ambientale ma, come sempre, il gigante asiatico mal sopporta i criteri e i metodi stabiliti dai paesi occidentali. Dopo gli scontri degli ultimi anni tra le due sponde del Pacifico, l’incontro al summit tra Biden e Xi sarà comunque interessante per iniziare a capire che tempo geopolitico farà nei prossimi anni.
Biden e Putin
Al di là dell’unione di facciata, il summit di Washington farà comunque trasparire differenze tra i vari paesi. Al tavolo organizzato dagli USA ci sarà anche il presidente russo, Vladimir Putin, con cui i rapporti sembrerebbero ancora meno amichevoli dopo che il suo omologo a Washington lo ha definito «assassino». Da anni si parla di ritorno della Guerra Fredda e, stando agli esperti, i rapporti tra America e Russia sono ai minimi termini. Tra gli interventi di rilievo ci sarà anche quello di Papa Francesco – il pontefice ha fatto della difesa dell’ambiente una delle lotte chiave del suo pontificato – e il segretario dell’ONU, Antonio Guterres.
Il modello UE
Anche l’Europa sarà rappresentata alla due giorni di Washington. Per l’Italia parlerà il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che nel suo discorso di fiducia alle Camere aveva espresso tutta la propria preoccupazione in merito al futuro del pianeta e delle nuove generazioni. La scelta di rinominare il ministero dell’Ambiente in ministero della Transizione Ecologica ha segnato un primo cambio formale a cui tutti si aspettano cambiamenti di politica sostanziali. Al summit ci sarà anche l’UE: dal Green New Deal annunciato prima dello scoppio della pandemia, l’Unione Europa si è affermata come uno degli attori internazionali che più si sono esposti su questo tema, con modelli di eccellenza nel tema della mobilità sostenibile, dell’economia circolare e del risparmio energetico.