Un gruppo bipartisan di legislatori americani ha presentato un disegno di legge che renderebbe più semplice per l’amministrazione Biden imporre controlli sulle esportazioni di modelli di intelligenza artificiale. Nel frattempo, negli USA si discute anche su un possibile stop alle auto connesse di origine cinese. Il segnale che proviene dall’America sembra essere abbastanza chiaro: si sta alzando la guardia sul muro della tecnologia.
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Il ddl sull’AI
Il disegno di legge promosso dai repubblicani della Camera Michael McCaul e John Molenaar e dai democratici Raja Krishnamoorthi e Susan Wild darebbe al Dipartimento del Commercio americano l’autorità per impedire agli americani di lavorare con stranieri per sviluppare sistemi di intelligenza artificiale che pongono rischi alla sicurezza nazionale degli USA. La legislazione punta a proteggere qualsiasi futura regolamentazione sull’esportazione dell’intelligenza artificiale da sfide legali ed è stata elaborata con il contributo dei funzionari dell’amministrazione Biden. Un nuovo fronte, nel tentativo di salvaguardare l’intelligenza artificiale statunitense da Cina e Russia con piani preliminari. Se approvata, la misura eliminerebbe gli ostacoli alla regolamentazione dell’esportazione di AI open source contenuti nell’International Emergency Economic Powers Act e conferirebbe al Dipartimento del Commercio l’autorità espressa di regolamentare i sistemi di AI.
Stop alle auto smart cinesi?
Secondo quanto dichiarato dalla segretaria al Commercio americano, Gina Raimondo, a conclusione dell’indagine lanciata dalla Casa Bianca lo scorso febbraio, le auto cinesi importate possano rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale, dal momento che «raccolgono grandi quantità di dati sensibili sui conducenti e sui passeggeri, e utilizzano regolarmente sensori e telecamere per registrare informazioni dettagliate sull’infrastruttura degli Stati Uniti. Dobbiamo analizzare tutta la documentazione raccolta e decidere quali azioni vogliamo intraprendere. Potremmo prendere provvedimenti estremi, ossia dire di no in toto a queste auto, o cercare una qualche forma di contenimento del problema». Gli Stati Uniti potrebbero, pertanto, vietare l’importazione delle auto connesse provenienti dalla Cina anche se le case costruttrici, rispondendo al governo federale, hanno sottolineato le difficoltà nel rivedere la tecnologia legata alla connettività delle proprie auto.