L’assemblea che dovrà approvare l’operazione, resasi necessaria per far fronte alla crisi pandemica, è stata convocata per il prossimo 29 ottobre. In quell’occasione i soci delibereranno anche sull’approvazione del bilancio 2020-2021
Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A. ha approvato la proposta di aumento di capitale sociale a pagamento di 400 milioni di euro, incluso l’eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di nuove azioni ordinarie, prive di valore nominale espresso e aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, da offrire in opzione agli aventi diritto e, a tal fine, ha deliberato di convocare l’Assemblea degli Azionisti per il prossimo 29 ottobre 2021, in unica convocazione, per approvare, inter alia, anche il progetto di bilancio dell’esercizio 2020/21.
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L’Aumento di Capitale – fa sapere il Club – si inserisce nel contesto delle misure atte a far fronte ai rilevanti impatti economici e patrimoniali della pandemia da Covid-19 e consentirà di rafforzare la struttura patrimoniale della Società e riequilibrare le fonti di finanziamento a supporto del raggiungimento degli obiettivi strategici del Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/24, che sono stati confermati: consolidamento dell’equilibrio economico e finanziario, mantenimento della competitività sportiva e incremento della visibilità del brand Juventus.
L’azionista di maggioranza EXOR N.V. (che detiene il 63,8% del capitale sociale di Juventus) ha già espresso il proprio sostegno all’operazione e si è impegnato a sottoscrivere la porzione di Aumento di Capitale di propria pertinenza. Inoltre, come già comunicato il 30 luglio 2021, Goldman Sachs International, J.P. Morgan AG, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e UniCredit Corporate & Investment Banking, che agiranno in qualità di joint global coordinators e joint bookrunners, hanno sottoscritto un accordo di c.d. pre-underwriting con la Società, impegnandosi – a condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni analoghe – a stipulare un accordo di garanzia (c.d. underwriting agreement) per la sottoscrizione e liberazione delle azioni di nuova emissione che non dovessero essere sottoscritte al termine dell’asta dei diritti inoptati.