Il 97% dei lavoratori a livello globale considera la sicurezza sul lavoro una priorità. Ogni anno si contano quasi 3 milioni di morti sul lavoro a causa d’infortuni o malattie correlate. I numeri emergono dallo studio State of Employee Safety Report e dall’International Labour Organization. Euronews ha recentemente un approfondimento secondo cui nel Vecchio Continente è la Francia a detenere il record negativo per il maggior numero di morti sul posto di lavoro: circa 2 al giorno. E in Italia che succede? La tecnologia può aiutare a limitare i danni? E in che modo?
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Incidenti sul lavoro in Italia
Secondo i dati Inail, in Italia sono avvenuti 119 incidenti mortali sul lavoro solo nei primi due mesi dell’anno corrente (+19 rispetto al 2023). Al di là di strumenti all’avanguardia e strumenti di ultima generazione capaci di tutelare i singoli lavoratori, le aziende stesse con una serie di iniziative mirate possono promuovere una cultura della sicurezza all’interno del proprio perimetro. Ma anche la tecnologia fa la sua parte con una serie di strumenti che possono essere adottati da imprese, grandi o piccole che siano.
Tecnologie per la sicurezza sul lavoro
Tra gli strumenti tech che si possono impiegare nella routine lavorativa quotidiana ci sono: la realtà virtuale, grazie alla quale è possibile scansionare vari ambienti per individuare pericoli o rischi per la forza lavoro e apportare eventuali modifiche o ammodernamenti, robot d’ultima generazione che fungono da “risks tester” perché riescono a provare determinati macchinari o strumenti e verificarne la pericolosità, ma anche l’intelligenza artificiale, con sensori dotati di AI applicati in appositi reparti e uffici che possono essere utili a segnalare gli incidenti e identificarne le cause. Infine, i wearable devices che, una volta posti sulle divise dei dipendenti, possono tracciarne i movimenti, mettere in risalto i potenziali pericoli in base all’attività svolta e inviare feedback ai responsabili di reparto.