Continuano a crollare le politiche DEI, un’azienda dopo l’altra. Diversity, equity and inclusion – le parole riassunte nell’acronimo – sono stati per anni obiettivi chiari da parte delle Big Tech, soprattutto negli Stati Uniti, per creare ambienti di lavoro attenti nei confronti dei diritti e per non escludere le minoranze. Da mesi la situazione però è cambiata. Perfino un’azienda che all’apparenza sembrava resistere al nuovo spirito del tempo, Apple, pare pronta a voltare pagina.
Apple: che cosa sta succedendo con le politiche DEI?
Nelle scorse ore si è creato un caso dopo che la maggioranza degli azionisti di Apple ha respinto una proposta che chiedeva alla multinazionale guidata da Tim Cook di prendere in considerazione la possibilità di mettere da parte le politiche DEI. E qual è la posizione del Ceo della società di Cupertino? Finora è stato senz’altro uno degli ad americani che si è meno esposto nei confronti di Trump: per intenderci, messo a confronto con Elon Musk o Mark Zuckerberg, Cook non si è mai mostrato un tifoso del nuovo presidente USA.
Nonostante questo Cook ha detto che l’azienda potrebbe dover mettere mano alle politiche DEI visto il cambiamento in atto negli Stati Uniti. Trump, con un post su Truth Social, ha scritto: «Apple dovrebbe eliminare le regole su DEI, non solo modificarle. DEI è stata una bufala, rivelatasi molto negativa per il nostro Paese».
Perché negli USA le aziende tech abbandonano le politiche DEI?
Citando di nuovo Zuckerberg, il Ceo di Meta ha spiegato così la scelta dell’ex Gruppo Facebook di seguire la linea di Trump: «Ci troviamo nel mezzo di un panorama politico e normativo in rapida evoluzione, che considera sempre più illegale qualsiasi politica che possa avvantaggiare un gruppo di persone rispetto a un altro, e per questo motivo dobbiamo adeguarci, altrimenti non saremo più in linea con le leggi».
Nell’America di Trump rispettare criteri un tempo definiti come giusti e inclusivi diventerà dunque un rischio per le aziende? Ne sono convinte società come Amazon e Goldman Sachs che, come riporta BBC, hanno cambiato il proprio approccio alle politiche DEI. Nel frattempo questa settimana Apple ha annunciato importanti piani di investimento da 500 miliardi di dollari negli Stati Uniti, per assumere 20mila persone.
