Il Fondo per la Repubblica Digitale ha promosso due fondi – Onlife+ e Futura+ – con l’obiettivo di potenziare le competenze digitali dei giovani NEET, che non studiano e non cercano lavoro, e delle donne. Il tutto per favorire maggiori opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Per Onlife+ sono stati messi a disposizione 20 milioni di euro, per Futura+ 15 milioni. Le misure mirano a sostenere un numero limitato di progetti, di maggiori dimensioni in termini di risorse economiche assegnate, di beneficiari raggiunti e di consegnare al decisore pubblico le migliori pratiche in termini di efficacia e impatto generato.
Alessio Butti, Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica, ha commentato: «Investire nel digitale significa dare a tutti i cittadini l’opportunità di partecipare attivamente alla vita del Paese e di cogliere le opportunità offerte dalla trasformazione tecnologica. In quest’ottica, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale sostiene i due nuovi bandi promossi dal Fondo per la Repubblica Digitale che mettono al centro i NEET e le donne con l’obiettivo di rafforzarne le competenze digitali e aprire nuove prospettive occupazionali».

Come partecipare a Onlife+?
C’è tempo fino al 18 dicembre per presentare progetti sul portale Re@dy. Lo possono fare soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e enti del Terzo Settore, in partnership anche con soggetti for profit.
Il bando mette a disposizione 20 milioni di euro e mira ad accrescere le competenze digitali dei giovani che non studiano, non si formano e non lavorano al fine di garantire migliori opportunità e condizioni di inserimento e permanenza nel mondo del lavoro. In Italia si contano circa 1,4 milioni di giovani NEET.
Come partecipare a Futura+?
C’è tempo anche in questo caso fino al 18 dicembre per presentare progetti sulla piattaforma Re@dy da parte di soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro ed enti del Terzo Settore, in partnership anche con soggetti for profit.
Il bando prevede un totale di 15 milioni di euro e mira a selezionare progetti di formazione validi e innovativi per accrescere le competenze digitali delle donne, occupate e non, al fine di garantire migliori opportunità e condizioni di inserimento nel mondo del lavoro. Le problematiche legate alla condizione femminile in Italia sono note: nonostante oltre il 60% dei laureati dell’anno 2023 sia rappresentato da donne, i dati sull’occupazione mostrano un costante vantaggio di genere a favore degli uomini. Poco più di una donna su due lavora (circa il 53%).