Crollano i match attraverso la piattaforma online. Intanto, ancora problemi per i dipendenti in attesa della cassa integrazione che continua a non arrivare
La “Coronacrisis”, la crisi economica che seguirà la pandemia (così è ormai soprannominata dai media statunitensi), sta iniziando a mordere il mondo del lavoro italiano. Lo conferma questa mattina LinkedIn, la nota piattaforma che fa incontrare datori e lavoratori. Ma non c’è pace nemmeno per i dipendenti che un lavoro ce l’hanno e continuano ad aspettare l’assegno della cassa integrazione che, nonostante le promesse del Governo, continua a latitare…
Cosa dice LinkedIn
I tassi di assunzione in Italia nella prima parte di aprile (aggiornati al 10 del mese) sulla piattaforma Linkedin sono crollati del 62% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Non era andata molto meglio nel mese di marzo, il primo dallo scoppio della pandemia, in cui si era registrata una flessione del 40% .
Sono dati basati sul LinkedIn Hiring Rate, che secondo la società on line offre approfondimenti in tempo reale rispetto agli oltre 13 milioni di membri della piattaforma in Italia. “Mentre la traiettoria seguita dalla Cina, un paese che sta lentamente cercando di tornare alla normalità pre-COVID19, sembrerebbe suggerire che la crescita economica possa tornare positiva nel corso del 2020 – aggiunge LInkedin – per molti Paesi un pieno recupero del Pil e dell’occupazione ai livelli pre-COVID19 potrebbe richiedere alcuni anni e dipenderà dal superamento definitivo della crisi sanitaria”.
In attesa della Cassa integrazione
E se LinkedIn certifica che in questo periodo – comprensibilmente – non ci sono nuove assunzioni, il Governo ammette di essere indietro con il pagamento degli ammortizzatori sociali previsti per far fronte alle conseguenze economiche del lock down. “Il sistema che ci siamo trovati davanti non poteva essere cambiato in un solo momento. Abbiamo semplificato tutte le procedure e tutti i modelli da presentare. Rispetto ai tempi ordinari della erogazioni della cassa integrazione, i tempi sono stati molto ridotti”. Così la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ai microfoni di Radio Anch’io ribadendo comunque che 2,8 milioni di lavoratori hanno già ricevuto il pagamento della Cig ed il restante 1,1 milioni di interessati dovrebbe riceverlo entro il 30 aprile, con tempi “molto ristretti rispetto al consueto”. Catalfo ha poi annunciato che si sta studiando “un ventaglio di misure e strumenti che possano tutelare tutta la platea dei lavoratori, indennizzo per stagionali, autonomi, partite Iva che verrà riproposto per il mese di aprile e di maggio con un aumento da 600 a 800 euro”.