Si aggiungono ad altri 300 da investire per la stampa. Il sostegno economico perché si continui a informare le comunità nel pieno della pandemia
Il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, l’ha annunciato con un post: è in arrivo un investimento da 100 milioni di dollari per il mondo del giornalismo. «Proprio in questo momento – ha scritto il fondatore del social network – i giornalisti stanno lavorando in condizioni difficili per mantenere informate le loro comunità e molti editori sono in difficoltà a causa della crisi economica dovuta alla pandemia». Proprio per questo la multinazionale ha deciso di suddividere l’investimento in questo modo: 75 milioni di dollari andranno in operazioni di marketing per sostenere il lavoro e aumentare la visibilità dei contenuti giornalistici delle testate locali, 25 milioni saranno invece destinati a un fondo d’emergenza per la stampa attraverso il Facebook Journalism Project.
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© Fonte: Profilo Facebook Mark Zuckerberg
Facebook e il rapporto con l’informazione
Travolto dallo scandalo Cambridge Analytica, che ha evidenziato le falle nella protezione dati degli utenti, Mark Zuckerberg ha da tempo deciso di investire milioni di dollari per sostenere l’informazione e smacchiare la reputazione di un social network che, fino a pochi anni fa, si reputava una semplice piattaforma di contenuti priva di alcun poter di influenzare le persone e le loro decisioni. Come ha scritto nel suo post, il CEO della multinazionale ha specificato che questi 100 milioni di dollari alla stampa locale si aggiungono ad altri 300 milioni che Facebook aveva già deciso di investire per sostenere il giornalismo (soprattutto delle testate locali).
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Nel pieno dell’emergenza coronavirus è evidente l’importanza dell’informazione e della verifica delle fonti. Il rischio di fake news e di notizie tendenziose può costituire un rischio prima di tutto per la salute pubblica. Non è chiaro se i 100 milioni di dollari che Facebook vuole donare alla stampa e ai giornalisti valgano soltanto per il mercato editoriale statunitense. Negli USA, intanto, l’emergenza coronavirus suscita sempre più preoccupazioni per numero di contagi e decessi.