La griffe italiana risponde all’appello della Regione Toscana e produrrà anche 80mila camici
Con il passare delle ore sono sempre più numerosi i grandi marchi che annunciano di riconvertire la propria produzione a sostegno della nazione impegnata nella lotta alla piaga (economica e sanitaria) del Coronavirus. Pochi istanti fa Prada ha comunicato di aver avviato la produzione di materiali per la protezione di medici, infermieri, volontari e operatori della Protezione civile.
© Ministero della Salute
L’annuncio di Prada
«Prada, su richiesta della Regione Toscana, ha avviato mercoledì 18 marzo la produzione di 80.000 camici e 110.000 mascherine da destinare al personale sanitario della Regione. Il piano prevede consegne giornaliere che saranno ultimate in data 6 aprile», si legge in una nota dell’azienda.
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Anche FCA farà mascherine
Questa mattina anche FCA ha annunciato di voler avviare, presso i suoi stabilimenti asiatici, la produzione di un milione di mascherine. «L’obiettivo – ha spiegato l’amministratore delegato del Gruppo, Mike Manley– è di iniziare la produzione nelle prossime settimane e arrivare a produrre oltre un milione di mascherine al mese che saranno donate ai primi soccorritori e agli operatori sanitari». Al momento FCA non ha precisato di quale stabilimento del gruppo si tratti. «Da quando vi ho scritto la scorsa settimana, abbiamo assistito a una rapida escalation dell’impatto del Coronavirus sull’economia globale e sulle nostre vite. Benché la diminuzione dei nuovi casi in Cina sia motivo di ottimismo, per molti di noi si prospettano ancora tempi difficili», ha scritto ai dipendenti del Gruppo Manley.
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«Le decisioni che un giorno sembrano essere sensate – conlude – vanno riviste poco dopo alla luce dei cambiamenti imposti dalla pandemia al nostro modo di vivere, lavorare e interagire dei nostri dipendenti sono in Italia, per cui già da qualche settimana viviamo in maniera evidente gli effetti della diffusione del virus e vorrei ringraziare tutti voi, ovunque vi troviate, per la vostra straordinaria dedizione, per l’impegno e il duro lavoro nel far fronte a questa situazione».
Ferrari fa ventilatori polmonari
Ferrari è invece impegnata nella produzione di ventilatori polmonari e aiuta la sola azienda italiana che li costruisce ad incrementare il ritmo, come ha raccontato Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive: «Proprio in Italia, FCA è impegnata con Ferrari – ha riferito Ficco – ad aiutare Siare Engineering a raddoppiare la produzione di respiratori. Inoltre uno stabilimento asiatico sarà convertito alla produzione di mascherine facciali, con l’obiettivo di arrivare a produrre nelle prossime settimane oltre un milione di mascherine al mese, che saranno donate a soccorritori e operatori sanitari».