Sul piatto 700 milioni di euro, con l’obiettivo di fornire capitale per la crescita in un’ottica di medio-lungo periodo per rendere la filiera agroalimentare più grande, più tecnologica e più resiliente
Si è riunito nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione di Fondo Italiano d’Investimento SGR, presieduto da Andrea Montanino e guidato dall’Amministratore Delegato Antonio Pace. Nel corso della riunione, in linea con i contenuti del Piano Industriale “Forward 2023”, che ha orientato l’azione di Fondo Italiano sulla crescita dei settori strategici per il Paese, è stato presentato lo stato di avanzamento di un nuovo fondo denominato “Agritech & Food”, interamente dedicato all’agroalimentare italiano. Il veicolo, con una dimensione target di 700 milioni di euro, ha l’obiettivo di fornire capitale per la crescita in un’ottica di medio-lungo periodo al fine di rendere la filiera agroalimentare più grande, più tecnologica e più resiliente.
I segmenti all’avanguardia del nuovo fondo
Il Fondo prevede un focus strategico sui segmenti più all’avanguardia e con maggiore potenziale di sviluppo come precision farming, sementi, chimica verde per l’agricoltura, tecnologie per la produzione di bio-energy, prodotti agricoli e relativi processi di trasformazione industriale, ecommerce di prodotti agricoli. Grazie al nuovo fondo Agritech & Food, Fondo Italiano potrà contribuire attivamente al raggiungimento di alcuni Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (“SDGs”) individuati dall’ONU, tra cui, in particolare, il numero 8, relativo a “Buona occupazione e crescita economica”, il numero 9 relativo a “Imprese, innovazione e infrastrutture” e il numero 12 relativo a “Consumo e produzione responsabili”.
I 4 fondi di fondi dedicati alle PMI
Durante il Consiglio di Amministrazione, sono, inoltre, stati presentati i risultati al 31 dicembre 2020 dell’attività di fondo di fondi, che confermano una buona capacità da parte dei veicoli della SGR di affrontare la crisi in atto. I 4 fondi di fondi sono tutti dedicati a sostenere la crescita delle piccole e medie imprese italiane, agendo tramite investimenti in fondi di private equity, il Fondo di Fondi di Private Equity (“FOF PE”) e il FOF Private Equity Italia (“FOF PE Italia”), ed investimenti in fondi di private debt, il Fondo di Fondi di Private Debt (“FOF PD”) e il FOF Private Debt Italia (“FOF PD Italia”).
In totale, i 4 fondi di fondi hanno realizzato commitment per quasi 1 miliardo e hanno movimentato risorse per l’economia reale italiana superiori a 4,5 miliardi. Nel complesso, i fondi di fondi dedicati alle PMI hanno investito in 36 fondi che hanno coinvolto oltre 300 società, per un fatturato aggregato pari a circa 30 miliardi di euro e oltre 150mila dipendenti, con un ruolo determinante sia nella crescita organica, sia per i processi di aggregazione delle società. Gli investimenti finalizzati dai fondi in cui hanno investito i veicoli dedicati al private equity si sono concentrati in società con fatturato medio di circa 70 milioni di euro, con ampia diversificazione settoriale. Nell’ambito dell’area private debt, gli investimenti sono stati effettuati per finanziare aziende che presentano un fatturato medio pari a circa 150 milioni di euro, anche in questo molto diversificate sotto il profilo settoriale. Con riferimento agli ultimi due veicoli lanciati in questo ambito dalla SGR, il FOF PE Italia, con una dimensione attuale di circa 300 milioni di euro, ha, ad oggi, sottoscritto 7 fondi che a loro volta hanno una dimensione attesa pari complessivamente a €1,2 miliardi, generando un effetto leva potenziale pari a 6,7 volte.
Fondo Italiano catalizzatore di risorse
Fondo Italiano si conferma, così, catalizzatore di risorse per la creazione di veicoli di investimento di dimensione rilevanti, supportando lo sviluppo dell’intero mercato del private equity in Italia. Nonostante la complessa congiuntura economica legata all’emergenza sanitaria, i 6 fondi che hanno già effettuato il loro primo closing hanno investito in 10 società (si prevede che le stesse salgano a 18 nel corso del primo quadrimestre dell’anno) e registrano un fatturato aggregato di oltre 300 milioni di euro, EBITDA di oltre 65 milioni di euro ed impiegano circa 1.300 dipendenti.
Il FOF PD Italia, con una dimensione attuale di 250 milioni di euro, ha cominciato nel corso del secondo semestre 2020 l’attività di investimento, sottoscrivendo i primi 2 fondi dedicati all’economia reale italiana. Alla data del 31 dicembre 2020 i fondi di private debt in portafoglio hanno finalizzato 4 investimenti in strumenti emessi dalle PMI (si prevede che le stesse salgano a 8 nel corso del primo quadrimestre dell’anno), per un fatturato aggregato totale pari a oltre 470 milioni di euro, EBITDA di quasi 60 milioni e circa 20mila dipendenti.