La piattaforma social che si occupa di ricerca del lavoro, taglierà 960 posizioni in organico
LinkedIn licenzia. Pare una battuta sarcastica, ma è l’amara verità. Perché anche il social che si propone di mettere assieme domanda e offerta nel mondo del lavoro deve fare i conti con la pandemia di Coronavirus. E sono già iniziati i tagli al personale.
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Il Coronavirus costringe LinkedIn a licenziare
Da quanto si apprende, LinkedIn ha annunciato un ridimensionamento pari al 6% della propria forza lavoro, pari a ben 960 posizioni in organico. Lo ha comunicato lo stesso amministratore delegato Ryan Roslansky tramite un messaggio pubblicato sul sito web dell’azienda di proprietà di Microsoft Corp.
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L’amministratore delegato Ryan Roslanksy
Roslansky ha ammesso che nemmeno LinkedIn è immune agli effetti della pandemia, che “sta avendo un impatto sostenuto sulla domanda di assunzioni, sia nel nostro business”. I tagli verranno effettuati nelle divisioni globali di vendita e acquisizione di nuovi talenti. La società comunque pagherà un intero anno di assicurazione sanitaria ai dipendenti licenziati e dieci settimane di trattamento di fine rapporto.
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Non poca cosa, conoscendo la perfidia del sistema sanitario statunitense e considerato il fatto che negli States la situazione è ancora fuori controllo. Basti pensare che, secondo gli ultimi dati disponibili, gli Stati Uniti hanno registrato lunedì 20 luglio 56.750 nuovi casi di Coronavirus e 372 nuovi decessi provocati dal Covid-19: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University. A oggi nel Paese si contano, globalmente 3.830.010 infetti, inclusi 140.906 morti. Dall’inizio della pandemia sono guarite 1.160.087 persone. Trovarsi in mezzo a una strada ora, quindi, non è il massimo e negli USA non sono state varate norme che bloccano i licenziamenti come in Italia. Le azioni Microsoft comunque registrano un rialzo dell’1,3% e nell’anno in corso hanno finora guadagnato il 34%.