Realtà virtuale, telemedicina, agritech, IoT, gli ambiti dove si scrive l’innovazione che parte dal Sud
L’innovazione del Sud si è riunita per tre giorni al padiglione 5 della Mostra d’Oltremare a Napoli. L’occasione per far incontrare aziende, professionisti e startup, è l’Innovation Village, la fiera dedicata all’innovazione e alle nuove tecnologie che si è tenuta a Napoli dal 5 al 7 aprile.
Startupitalia! era tra gli stand della manifestazione a caccia di startup e idee che costituiscono il presente e il futuro dell’innovazione prodotta al Sud. Ecco cosa abbiamo scoperto.
L’innovazione del futuro
3D, Internet delle Cose, Agritech, sono alcuni degli ambiti protagonisti di Innovation Village, che hanno visto la presentazione di progetti innovativi, come quelli che ti segnaliamo.
E-LISa ha creato un algoritmo che consente la diagnosi in 3D delle fratture dell’omero e indica l’approccio chirurgico più adatto al caso preso in esame.
L’IoT è invece il settore in cui opera Cubbit, un dispositivo che trasforma gli hard disk esterni in Cloud, attraverso un semplice collegamento a un router.
Agribiom è un sistema che trasforma materiali pacciamanti (es. foglie secche, cortecce di alberi…) per creare uno spray che si spruzza su un terreno coltivato e lo protegge da agenti dannosi esterni
3 startup del premio Best Practices
L’evento è stato anche l’occasione per ricordare alcune delle competizioni storiche che hanno contribuito allo sviluppo dell’innovazione al Sud. Pioniere, dal 2006, è il Premio Best Practices che riapre i battenti per la XII edizione.
Edoardo Gisolfi, presidente del Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Salerno e coordinatore del Premio, ha presentato le opportunità della competition attraverso i contributi dei partner dell’iniziativa (Banca Sella, Tim e Digital Magics).
Gisolfi in qualità di coordinatore del Premio, ha poi dato spazio ad alcune delle startup che hanno trovato nella competition un importante trampolino di lancio.
Tra queste c’è una delle startup che più si è distinta al Sud e in Europa: Buzzoole, un tool in grado di connettere brand e influencer (lo scorso anno ha raccolto 830mila dollari in un round). Il portavoce ha svelato che la startup dopo una sede a Londra, aprirà una sede americana.
Nell’ambito dei trasporti opera la calabrese Macingo, una piattaforma che ha creato un algoritmo che facilita l’incontro tra la domanda ed offerta nel trasporto merci. L’utente indica cosa deve trasportare, il luogo e la data della consegna e il mezzo. La startup promette un risparmio fino all’80%. Recentemente ha stretto una partnership con Europecar.
Altra startup che si è distinta all’Innovation Village è la lucana Medea, una piattaforma che consente agli utenti di effettuare analisi strumentali (misurazione della pressione arteriosa, elettrocardiogramma…) da “casa” attraverso un dispositivo che lavora da remoto e invia i dati a dei centri specializzati, per risposte immediate.
Le startup premiate in un “party”
Una festa per sostenere l’innovazione. Innovation Village è l’evento a tema “Star Wars” che ha visto startup presentare le loro idee e vincere premi, tra cui viaggi, consulenze legali e spazi di coworking. L’evento, ideato da Anna Ruggiero (Crowdfunding formazione) e Pierluigi Rippa, ha visto vincere tre startup.
Verso Technologies nasce da un team metà lucano, metà pugliese. Si occupa di dispositivi wearable e ha ideato un anello (verso one) che consente di controllare varie applicazioni tramite movimenti delle mani. Si rivolgono principalmente a gamer, maker e artisti.
La lotta al furto e alla contraffazione è il core business di R-Factory, una startup che ha ideato un tag che consente di tracciare e rintracciare qualsiasi bene. Il tag capace di trasmettere e ricevere segnali radio è costituto da un’antenna basato su tecnologia Rfid. Può essere inserito sia in lavorati che prodotti finiti senza danneggiare il bene.
Realtà virtuale utilizzata per trattare disturbi neuropsichiatrici. Questa è la sfida di CBT Clinic Center che usa immagini relative a situazioni che determinano problemi psicologici (es. fobie, ossessioni, patologie psicosomatiche, patologie neuro cognitive: es. disturbi della memoria e dell’attenzione ecc.) per aumentare il coinvolgimento del paziente e abbreviare i tempi di trattamento.
Spazio alle startup del sociale
L’Innovation Village è stato l’occasione per lanciare la terza edizione di We Start, il programma di accelerazione per startup nella “social innovation”, promosso da Impact, Rotary Napoli Sud Ovest e Rotaract. Ecco alcune delle startup che si contenderanno la finale prevista per maggio.
YouKoala è un “armadio virtuale” dove si possono affittare vestiti per neonati e premaman. Sia le “premamme” negli ultimi mesi prima del parto che i neonati nei primi mesi di vita cambiano misure rapidamente. Molti capi d’abbigliamento non vengono usati affatto. La piattaforma offre un’alternativa attraverso il prestito con risparmi fino al 50%.
OnScreen è un’app che usa la realtà virtuale per ricostruire ovunque una sala cinematografica. La startup si rivolge soprattutto ai disabili, o a tutti quelli che per motivi diversi rinunciano all’esperienza in un cinema tradizionale.
Hand? App è un’applicazione che aiuta gli utenti affetti da disabilità a trovare quei luoghi pubblici o privati che sono strutturati per le loro esigenze. Un modo per offrire loro luoghi accessibili per vivere esperienze.