La sindrome del foglio bianco può assalire chiunque si trovi a dover realizzare un profilo professionale da presentare per una posizione lavorativa. Qui qualche consiglio per non bloccarsi e magari sfruttare l’originalità
Quando si deve scrivere un curriculum vitae, spesso ci si trova ad avere a che fare con la sindrome del foglio bianco. E anche se il prodotto non dovrà essere un romanzo (di solito si consiglia di non superare le due pagine), l’indecisione sulle esperienze da inserire, sulle caratteristiche da mettere in risalto, sul modo di evidenziare le competenze acquisite, a volte questo impegno finisce per paralizzarci. Esistono diverse guide su come arrivare a compilare un curriculum che sia presentabile e che abbia quanche chance di non essere cestinato dopo una prima lettura. Andiamo ad analizzarne qualcuna.
Il dono della sintesi
Chi di occupazione si occupa come agenzia di collocamento (Adecco) consiglia di mettere nel cassetto i curriculum stilati su form predefiniti con il minimo delle informazioni possibili. Per essere davvero competitivo, un curriculum deve contenere tutte le informazioni necessarie ad atttirare l’attenzione dei possibili datori di lavoro senza per questo inondarli di dettagli in cui potrebbero perdersi. Quindi il primo consiglio è: sintesi e accuratezza formale nel presentarsi.
Un curriculum che parla di te
In nessun caso il curriculum deve trasformarsi in un elenco di competenze che potrebbero avere in migliaia. È per questo che quasi tutti sconsigliano di affidarsi al formato europeo tranne nei casi in cui non sia espressamente richiesto. Per essere efficace è bene che le pagine che descrivono il proprio profilo professionale dicano qualcosa anche della persona. In altre parole, per ogni competenza o abilità citata, è necessario che venga specificato un contesto nel quale è stata maturata in modo che risulti differente per ognuno.
Le metafore curriculari
L’esercizio di raccontarsi non sempre è facile e c’è chi si è concentrato proprio sullo storytelling applicato ai cv. È il caso di Mario Previato che ha vinto il contest di Anpal, l’Agenzia nazionale politiche attive nazionali, dedicato proprio al modo più creativo di scrivere un curriculum vitae. La sua idea è stata quella di tradurre con immagini simboliche ogni esperienza. Le ha chiamate metafore curriculari. Ha deciso di presentare ogni aspetto della sua vita personale o le sue informazioni professionali come l’ambiente di un appartamento, come un quadro, come gli scalini di un ingresso. La grafica quindi risulta fondamentale nel suo progetto per rendere al meglio la scelta narrativa fatta.
Il video-curriculum
Al secondo posto del concorso di Anpal è arrivato Andrea Stocco che ha puntato tutto sul video-curriculum. Sempre più spesso negli annunci di lavoro viene fatta esplicita richiesta di allegare un video di presentazione. Stare davanti a una telecamera, però, e raccontare se stessi non è affatto semplice. L’idea di Stocco è stata quella di realizzre un video in cui la faccia, sempre in primo piano, non cambi mai ma si arricchisca in ogni inquadratura di un dettaglio che aiuti a definire il profilo della persona. Sullo stesso argomento si è esercitato anche il terzo classificato del contest, Mirko Rispoli, che ha creato un sito dove anche i meno esperti in fatto di video e montaggi possano realizzare la loro presentazione per immagini.
Curriculum online e social network
Oltre al video esistono altre modalità digitali per compilare il proprio curriculum. Esistono siti in cui è possibile inserire le proprie esperienze professionali in form che non sono destinati alla forma cartacea. Anche i social network possono aiutare in questo senso. Il Twesume è lo strumento di Twitter per creare un cv innovativo che affianchi quello tradizionale. I profili social sono sempre più oggetto di analisi quando ci si candida per una posizione lavorativa e contribuiscono a creare la cosiddetta social reputation.
Le informazioni e la lettera motivazionale
L’ordine delle informazioni da inserire in un curriculum è importante. Si parte dai dati personali per concentrarsi poi su istruzione e formazione, esperienze professionali precedenti e competenze. Infine è bene non dimenticare di allegare una lettera motivazionale in cui il candidato specifica quali sue caratteristiche sono preziose per il lavoro in questione e cosa dell’azienda alla quale si sta rivolgendo ha suscitato il suo interesse professionale.