Firmato il protocollo d’intesa Mise-Miur per l’alternanza scuola-lavoro. Il ministro Di Maio: “Il nostro obiettivo è quello di sviluppare le competenze tra i giovani, promuovendo anche il lavoro di qualità”
Rafforzare le competenze dei giovani e favorire l’orientamento verso una scelta formativa e occupazionale consapevole al termine del percorso di studi. Potenziare attività laboratoriali, metodologie didattiche innovative e modalità di apprendimento al di fuori dell’ambito scolastico per dare ai ragazzi la possibilità di sviluppare maggiori e diverse conoscenze e abilità. Stimolare una sempre maggiore collaborazione tra il sistema educativo di istruzione e formazione, i territori e il mondo del lavoro. Informare le studentesse e gli studenti iscritti alle scuole secondarie di secondo grado in maniera adeguata sulle opportunità e sugli sbocchi occupazionali a loro disposizione.
Il programma scuola-lavoro
Sono alcuni degli obiettivi del Protocollo d’intesa tra il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca siglato oggi a Pomigliano d’Arco dal Ministro Luigi Di Maio e dal Sottosegretario Salvatore Giuliano. La firma è avvenuta nell’ambito del convegno “Giornata delle Telecomunicazioni” che si è tenuta presso l’Auditorium dell’Istituto tecnico statale settore tecnologico “E. Barsanti”.
“Il nostro obiettivo è quello di sviluppare le competenze tra i giovani, promuovendo anche il lavoro di qualità – ha dichiarato il Ministro Di Maio -. Per questo motivo stiamo riformando il programma scuola-lavoro, affinché l’alternanza consenta agli studenti di andare a fare esperienza in azienda o in una struttura della pubblica amministrazione”.
“Il mondo è in continua evoluzione e la scuola deve stare al passo con esso – ha dichiarato il Sottosegretario Salvatore Giuliano – . E allo stesso tempo deve orientare gli studenti, dare loro strumenti per fare scelte consapevoli in una società che cambia rapidamente e costantemente. È per questo che riteniamo sia doveroso puntare sulle competenze trasversali. Ben vengano intese come questa che sigliamo oggi. Abbiamo bisogno del contributo di tutti, compreso quello dei giovani, per ridisegnare un sistema di istruzione che guardi alle effettive esigenze dei ragazzi e del Paese”.
La collaborazione tra le scuole e le unità operative del MISE
Con questo Protocollo MIUR e MiSE intendono promuovere un maggiore raccordo tra scuola e territorio per offrire alle studentesse e agli studenti occasioni formative di qualità e rendere sempre più efficace l’azione didattica ed educativa, al fine di far acquisire ai ragazzi competenze trasversali, tecnico-professionali, relazionali, manageriali, nel settore della politica industriale, del commercio internazionale, delle comunicazioni e dell’energia, utili per il loro futuro.
In particolare, i due Dicasteri promuoveranno, nel rispetto dei Piani triennali dell’offerta formativa adottati dalle scuole nell’ambito della propria autonomia, la collaborazione tra le scuole e le unità operative del MISE, che potranno stipulare convenzioni per la realizzazione di iniziative educative e formative di qualità rivolte alle studentesse e agli studenti, sui temi della politica industriale, del commercio internazionale, delle comunicazioni e dell’energia; attiveranno iniziative per rendere i percorsi formativi quanto più connessi alle esigenze del mercato del lavoro; promuoveranno attività di orientamento a livello territoriale per i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, tenendo conto delle prospettive di studio universitario e non e occupazionali offerte dal territorio; favoriranno l’inclusione di ragazzi con disabilità nel percorso di studi successivo e nell’inserimento nel mondo del lavoro.
Il MISE si impegnerà a rendere disponibili le proprie unità a livello territoriale per accogliere gli studenti in progetti formativi di qualità, per co-programmare insieme alle scuole le attività e affiancare i tutor formativi. E promuoverà l’iscrizione di queste unità nel Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro.
È prevista, infine, l’organizzazione di una Conferenza pubblica con cadenza annuale per presentare e discutere i risultati conseguiti nell’ambito delle attività previste dall’accordo.