A partire da oggi, imprese e autonomi devono essere in possesso della patente per lavorare nei cantieri, ma in autocertificazione e la burocrazia che c’è dietro è molto lenta. Intanto, nei primi 7 mesi di quest’anno si sono registrati 18 morti nei luoghi di lavoro in più rispetto al 2023. A Roma si registra la situazione più drammatica. Che cosa prevede la nuova normativa? E che cosa manca ancora per assicurare una sicurezza più elevata nel lavoro?
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Chi è obbligato a richiedere la patente a crediti
Sono obbligati a richiedere la patente a crediti le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili con sede nell’Unione Europea o extra UE. Non devono, invece, sottostare all’obbligo coloro che si occupano di forniture o i professionisti che rendono prestazioni intellettuali.
Come si richiede la patente a crediti per l’edilizia?
Per riceverla è richiesta la domanda all’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Una volta completato online il passaggio di caricamento dei documenti il rilascio avviene in formato digitale. Come riassume il sito Ingenio, di seguito ecco i requisiti indispensabili per inoltrare la domanda:
- Iscrizione alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
- Adempimento degli obblighi formativi per datori di lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori autonomi previsti dal Decreto legislativo 81/2008 (Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro);
- Possesso del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) in corso di validità;
- Possesso del Documento di valutazione dei rischi (DVR), ove previsto;
- Certificazione di regolarità fiscale, come previsto dall’art. 17-bis del D.Lgs. 241/1997;
- Designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente.
In caso di dichiarazioni non veritiere, la patente viene revocata per un anno. L’autocertificazione sarà valida fino al 31 ottobre 2024 (il cosiddetto “periodo cuscinetto”), ma dal 1° novembre 2024 per lavorare in cantiere le imprese e gli autonomi dovranno obbligatoriamente richiedere la patente a crediti attraverso il portale.
Come funziona la patente a crediti in edilizia?
La patente prevede una dotazione iniziale di 30 crediti, con la possibilità di accumularne fino a 100 nel corso di 40 anni. Uno dei fattori che incrementa la dotazione della patente a crediti è la storicità dell’impresa. Sono riconosciuti:
– fino a 10 crediti in base agli anni di iscrizione alla Camera di Commercio;
– fino a 20 crediti, attribuibili dopo il rilascio della patente, così calcolati: 1 credito ogni 2 anni di attività senza contestazioni di violazioni.
Un altro fattore è costituito dalle attività di investimenti, formazione in materia di salute e sicurezza. In questo caso, la patente a crediti è incrementata di:
– ulteriori crediti fino a 30 possono per attività specifiche come la certificazione di un SLG conforme alla UNI EN ISO 45001, investimenti sulla formazione dei lavoratori, oltre quella obbligatoria, in particolare stranieri, l’utilizzo di soluzioni tecnologicamente avanzate sulla base di intese con le parti sociali comparativamente più rappresentative;
– ulteriori crediti fino a 10 per, ad esempio, il possesso di Certificazione SOA di I e II classifica, l’applicazione di standard contrattuali e organizzativi certificati nell’impiego della manodopera, il possesso di requisiti reputazionali valutati sulla base di indici qualitativi e quantitativi nonché su accertamenti definitivi che esprimono l’affidabilità dell’impresa in fase esecutiva, il rispetto della legalità e degli obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale.
Decurtazione dei punti e sospensione della patente a crediti
I punti della patente a crediti possono anche essere decurtati in caso di provvedimenti sanzionatori. La decurtazione avviene ai sensi della tabella contenuta nella Legge “PNRR 4” (L. 56/2024), che ha istituito la patente a crediti in edilizia. Ad ogni evento che può comportare dei rischi è associato il punteggio da decurtare. L’infortunio che provoca il decesso del lavoratore per colpa grave del datore di lavoro o di un suo delegato, ad esempio, comporta la sospensione della patente a crediti per un anno, a meno che l’Ispettorato del lavoro non decida diversamente e motivi adeguatamente la sua scelta. La patente a crediti può essere sospesa anche in caso di infortunio che causi inabilità permanente o menomazione irreversibile. Al termine della sospensione, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro verifica il ripristino delle condizioni di sicurezza del cantiere nel quale si è verificata la violazione. La patente a crediti viene anche revocata in caso di dichiarazioni false o gravi omissioni nella formazione obbligatoria e l’impresa può recuperare fino a 15 crediti attraverso l’assolvimento, dopo le violazioni accertate, degli obblighi formativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro da parte dei responsabili e dei lavoratori del cantiere e attraverso investimenti in materia di salute e sicurezza.
I problemi burocratici
Tutto questo sistema si scontra, però, con una burocrazia da tanti ritenuta troppo lenta. A farlo presente è la CGIA, l’associazione degli artigiani e dei piccoli imprenditori, di Mestre, che afferma che, con l’introduzione della patente a crediti, l’intento del legislatore è quello di prevenire e contrastare il lavoro irregolare e aumentare la sicurezza nel comparto delle costruzioni ma, allo stesso tempo, nei 10 giorni che precedevano l’entrata in vigore della patente a crediti, solo il 20 settembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo del ministero del Lavoro. A seguito di questo grave ritardo, l’INL si è trovato a dover redigere in corsa la circolare esplicativa che doveva definire la prassi amministrativa per individuare termini e modalità operative per ottenere la patente. Nel frattempo, la piattaforma digitale per fare domanda non è stata disponibile. La CGIA di Mestre segnala anche che, tra le 832.500 attività interessate a richiedere la patente a crediti, oltre 320mila (quasi il 40% del totale) sono costituite da artigiani, molti dei quali stranieri, che non hanno dipendenti.